Mozione sull’uso degli spazi pubblici "Una triste pagina per la città"

La delusione del centrosinistra per il voto del consiglio comunale. "L’orizzonte di governo della giunta Pardini è il continuo pagamento delle cambiali elettorali a chi l’ha sostenuto"

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Continua a tenere banco la polemica sulla mozione, approvata martedì sera su proposta del gruppo consigliare Forza Italia, di sostituire la clausola sull’antifascismo per la concessione degli spazi pubblici con quello che è un formale “giuramento” sulla Costituzione. Il centrosinistra non nasconde la propria delusione nel vedere modificata la formula prevista nella delibera 401, con cui si chiedeva ai cittadini, al momento della richiesta di “occupare” uno spazio di proprietà del Comune, di ripudiare il fascismo, il nazismo, il razzismo e poi ancora l’omofobia, l’intolleranza religiosa, la xenofobia e l’antisemitismo. Oggetto del suo malcontento è soprattutto la presa di posizione del sindaco Pardini, che di fatto ha dato ragione alla mozione definendo la delibera, così come scritta, divisiva.

Dal punto di vista dell’opposizione, la scelta di abbracciare la mozione e quindi la revisione della clausola non è altro che un “contentino” ad una parte dei suoi sostenitori, quelli più a destra. “L’orizzonte di governo dell’amministrazione Pardini è il continuo pagamento delle cambiali elettorali a chi l’ha sostenuto - spiega l’opposizione – A nostro avviso ricalcano questa strada molte delle nomine delle società partecipate e segue questa indicazione ciò che è avvenuto l’altra sera in consiglio comunale”.

In sostanza, ciò che è avvenuto martedì sera è che per tre ore il consiglio comunale cittadino ha discusso, anche animatamente, su storia e ideologie. Un dibattito alimentato da entrambe le parti, ognuno per le proprie ragioni. Eppure per il centrosinistra non era prioritario.

“L’amministrazione comunale non ha ancora calendarizzato il bilancio e il piano triennale delle opere pubbliche - conclude la nota-, andando così a infrangere la consuetudine di portare il bilancio di previsione prima della fine dell’anno per evitare l’esercizio provvisorio. Tuttavia il sindaco Pardini ha trovato il tempo per inscenare un duello ideologico e per portare in approvazione una mozione che crea una frattura con i tanti cittadini che si riconoscono nei valori della Resistenza e dell’antifascismo”.

Cittadini non solo di sinistra. “Da notare il cortocircuito di Lista Civile, che due giorni fa con un post sui social si chiedeva “chi ha paura delle parole? Chi si dichiara, tra i consiglieri, ostile al ripudio del fascismo, del nazismo, di ideologie razziste, xenofobe o antisemite, omofobe e antidemocratiche? O forse è il “riconoscersi nei valori della Resistenza” che crea disagio?” e la stessa sera il consigliere Elvio Cecchini, non solo ha votato a favore della mozione, ma ha ribadito la lungimiranza di tale decisione”.

Teresa Scarcella