Movida, secondo round Tappa a Porta dei Borghi

Continua il difficile cammino del tentativo di conciliazione tra residenti e esercenti. Sia Confcommercio che Confesercenti sono comunque aperte al confronto

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Prima Corso Garibaldi, poi Porta dei Borghi, prossimamente piazza San Michele. Continua il difficile cammino del tentativo di conciliazione tra residenti e esercenti sul tema movida. Ieri mattina si è svolta a “distanza“ la seconda riunione fra il Comune di Lucca, rappresentato dagli assessori all’ambiente e allo sviluppo economico Valentina Simi e Chiara Martini, le associazioni di categoria, cittadini e gestori delle attività economiche della zona di Porta dei Borghi. Il confronto ha proseguito il percorso condiviso per aumentare il decoro pubblico,garantire il rispetto delle normative vigenti relative ai livelli sonori nelle ore notturne.

“Anche in questa riunione si è registrata la massima disponibilità alla collaborazione fra tutte le parti – è la comunicazione che arriva da Palazzo Orsetti – : è già in programma un ulteriore appuntamento per discutere della situazione di Piazza San Michele in Foro, una delle aree del centro storico dove si registra la maggiore affluenza di giovani, soprattutto durante i giorni festivi e nella bella stagione. L’amministrazione preparerà inoltre una bozza di ‘protocollo d’intesa’ che sarà sottoposto poi alle associazioni di categoria e ai singoli operatori per osservazioni, integrazioni e modifiche in modo da raggiungere un documento guida base, condiviso fra tutti, per evitare gli effetti negativi della ‘movida’ notturna e le situazioni di conflitto o fuori dalle norme“.

“L’amministrazione comunale desidera salvaguardare i livelli di residenzialità del centro storico, perché rappresentano un valore insostituibile per Lucca – continua la nota –. L’autocontrollo dei gestori, la responsabilizzazione degli avventori dei locali, i buoni rapporti con i residenti sono indispensabili per mantenere quell’equilibrio fra qualità del contesto urbano, attività economiche e attrattività del centro storico che è alla base del successo del modello lucchese“.

“La nostra associazione – afferma il presidente di Confcommercio Rodolfo Pasquini, intervenuto all’incontro di ieri – ha ribadito, così come già fatto in occasione della prima riunione, la propria posizione già espressa anche a mezzo stampa nelle settimane scorse. Una posizione di difesa del diritto al lavoro in condizioni idonee e sostenibili per le attività legate al settore della cosiddetta movida. Ma anche a tutela di una Lucca che per il futuro continui ad essere vitale e appetibile”. “Ribadiamo dunque il nostro “no” a chiusure anticipate dei locali – termina Pasquini - ricordando come le decisioni adottate dall’amministrazione comunale in questo settore avranno ricadute importantissime dal punto di vista non solo economico, ma anche turistico, sociale e lavorativo. Dopo l’incontro di piazza San Michele collaboreremo con l’amministrazione comunale per giungere alla stesura di un protocollo che fissi regole condivise e al tempo stesso garantisca alle attività di poter lavorare”.

E ora la posizione di Confesercenti: ““Ben vengano i tavoli di confronto tra operatori commerciali e residenti, partendo però dal punto fermo che gli imprenditori sono i primi ad impegnarsi per quanto di loro competenza affinchè la movida non si trasformi in malamovida. Non possono certo vigilare 24 ore su 24

il centro storico nelle zone che vanno ben oltre le loro eventuali pertinenze esterne”. “Io parlo non solo come presidente di una associazione di categoria – spiega il presidente area lucchese di Confesercenti Toscana Nord, Francesco Domenici, – ma anche come residente proprio di quella zona. Conosco quindi molto bene la situazione e credo che non si possa certo definirla fuori controllo. Le attività presenti sono le prime a volere che tutti rispettino le regole, sia quelle ancora dettate dalle norme anticovid che quelle di civiltà, ma non possono certo impedire che i clienti entrino nelle loro attività o che con un colpo di bacchetta magica si smaterializzino dopo gli orari di chiusura”.