Mobilitazione per salvare il “Circolo del cinema“

In tanti si muovono per aiutare la storica realtà cittadina a proseguire le attività. Appello ad andare stasera al Centrale per ”Tori e Lokita” dei fratelli Dardenne

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Il Circolo del cinema di Lucca, rischia di chiudere i battenti, anche se, in questi ultimi giorni, qualche spiraglio di novità si sta aprendo. Considerata dai lucchesi quasi un’istituzione e presente dal 9 gennaio del 1948, ha fatto da apripista alla cultura delle proiezioni cinematografiche, in tempi in cui la partecipazione rappresentava motivo non solo di incontro, bensì di dibattito e di impegno culturale. Oggi, per un cambiamento in primis dettato dalla pandemia ma congiuntamente a una crisi strisciante del cinema, questo equilibrio è in crisi. Ne abbiamo parlato con il presidente Giuseppe Guastini.

Guastini, veramente la situazione è critica oppure recentemente qualcosa è cambiato?

"Viviamo con apprensione per le sorti del Circolo, tuttavia, proprio in questi giorni, abbiamo notato un crescente interesse dei lucchesi che hanno manifestato tutta la loro vicinanza; sappiamo che le prevendite della proiezione del film “Tori e Lokita” dei fratelli Dardenne, questa sera alle 21,15 al Centrale, stanno andando bene, e non ci resta che sperare nel buon esito della serata e del tesseramento".

Come sopravvive oggi il Circolo del cinema?

"Grazie a tanta buona volontà, ciascuno mette il proprio tempo e le proprie competenze; inoltre, degli aiuti della Fondazione Crl o di qualce altro contributo – parlo di cifre modeste – che riusciamo a reperire partecipando ad alcuni bandi. Ma è sempre più difficile, anche per ragioni burocratiche oltre che per la disaffezione delle persone".

A chi vi rivolgete?

"Ai lucchesi, tutti. E agli enti, dal Comune alla Provincia a chiunque altro potrà aiutarci a mantenere viva questa realtà. Noi abbiamo la sede in corso Garibaldi, destinata alcuni anni fa alla nostra associazione, dove naturalmente paghiamo un affitto (si trova dove ha la sede anche Lucca Crea, ndr) e ci auguriamo di poter intavolare un ragionamento con l’attuale amministrazione, all’interno della quale, sappiamo, c’è chi rispetto al Circolo del Cinema nutrono passione e sensibilità".

Quale appello che sente di dover fare alla città?

"La nostra attività e in crisi, è vero, ed è una crisi che sta interessando anche il mondo del cinema nel suo insieme, con l’avvento delle piattaforme che hanno cambiato tutto; malgrado ciò, crediamo che la nostra attività rappresenti ancora un collante importante, che smuove interesse, passione e voglia di socialità: l’invito è di abbonarsi sostenendo così a lungo l’attività del Circolo del cinema di Lucca: un pezzo importante di storia".

Maurizio Guccione