Meningite, migliora la donna che ha rischiato la vita, «Ora mi impegnerò per i vaccini»

Fuori pericolo dopo il grande spavento. I figli: «Vuole aiutare la gente»

Laboratorio

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Capannori (Lucca), 4 gennaio 2018 - Sono in fase di progressivo miglioramento le condizioni di Anna, la 56enne di Capannori ricoverata da sedici giorni all’ospedale «San Luca» dopo essere stata colpita da una forma di meningite di ceppo «C». La donna, che non era vaccinata, si è risvegliata venerdì scorso dallo stato comatoso in cui era piombata dieci giorni prima, dopo essersi sentita male. E’ uscita dal reparto di terapia intensiva e a giorni potrebbe tornare a casa.

«E’ in ottima ripresa – sottolinea felice uno dei figli – anche la Tac non ha riscontrato alcun danno neurologico.- Muove mani e piedi, è confusa, ma non è emerso alcun danno fisico particolare. Un mezzo miracolo, insomma».

«Mia madre – prosegue – ha letto anche alcune cose sul profilo

Facebook e si è commossa per la vicinanza dell’opinione pubblica.

Ha detto che vorrebbe rispondere a tutti e dare un contributo in prima persona per sostenere la vaccinazione, perché non succedano più casi del genere. E’ rimasta molto addolorata per la 46enne versiliese morta di meningite. Vorrebbe fare qualcosa di concreto per convincere le persone a vaccinarsi e quando tornerà a casa si impegnerà in questo senso come testimonial».

I figli nei giorni scorsi avevano lanciato un accorato appello su Facebook, sul profilo «Anna Anna» dedicato proprio alla mamma: «Le persone non si lascino distrarre dalla disinformazione - avevano testimoniato - e scelgano di vaccinarsi. Il vaccino contro la meningite è indispensabile. Magari se nostra madre fosse stata vaccinata non si sarebbe ammalata o avrebbe superato assai meglio questa situazione drammatica».

Intanto sull’ultimo tragico caso di meningite dell’ospedale Versilia, che ha visto la morte della quarantaseienne Sonia Matteucci di Capezzano Pianore, è intervenuta Stefania Saccardi, assessore alla salute della Regione Toscana, a margine dell’inaugurazione della seconda sala di Emodinamica all’ospedale di Santa Maria Annunziata a Firenze. L’assessore ha preso spunto dal caso che ha visto vittima questa donna, arrivata alla struttura sanitaria «in condizioni disperate» a causa di «un batterio di una virulenza assoluta».

«Tutte le volte che non si verificano casi per un po’ di tempo – ha aggiunto la Saccardi – sembra quasi che le malattie non esistano più: paradossalmente le vaccinazioni sono quasi sempre preda e vittima e del loro del loro successo, cioè ogni volta che per un po’ di tempo non segniamo un caso di meningite si pensa che il tema sia risolto, e invece purtroppo così non è, come il primo caso del 2018 ci ha dimostrato proprio in Versilia». L’assessore Saccardi in conclusione ne ha approfittato per parlare alla cittadinanza non solo viareggina e versiliese ma toscana. «Rinnoviamo l’appello a vaccinarsi», ha detto l’assessore regionale ricordando che la campagna di vaccinazione straordinaria avviata dalla Regione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2018.