Muore a 31 anni per un’infezione

Massimiliano Lenzi era padre di un bimbo di appena quattro mesi e mezzo

Massimiliano Lenzi lascia la compagna Sandy e il figlio Maicol

Massimiliano Lenzi lascia la compagna Sandy e il figlio Maicol

Lucca, 30 marzo 2019 - Tutta la comunità di Barga ieri è stata sconvolta dalla morte di un ragazzo di soli 31 anni, padre di un bimbo di appena quattro mesi e mezzo. Si chiamava Massimiliano Lenzi e abitava a Fornaci con la mamma Nicoletta. A strapparlo dalla sua famiglia è stata un’infezione polmonare. Dopo venti giorni di terapia intensiva giovedì il cuore di Massimiliano ha smesso di respirare. Sulla salma è stata disposta l’autopsia, come prevede la procedura. L’esame autoptico dovrebbe essere eseguito i primi giorni della prossima settimana. Tutto è nato circa un mesetto fa con i classici sintomi dell’influenza, tosse e fatica a respirare. Poi però la situazione si è aggravata, le difficoltà respiratorie si sono fatte più preoccupanti.

Ii quadro diagnostico si è aggravato sempre di più: dopo il ricovero al San Luca, tre settimane fa Massimiliano è stato trasportato con l’elisoccorso a Firenze dove poi è rimasto per una ventina di giorni in coma farmacologico e intubato. «I medici mi hanno subito confermato che era grave e mi hanno detto che c’erano stati altri casi come il suo», dice la mamma Nicoletta Sainati, distrutta dal dolore. Riesce a dirci solo poche parole: «Sono disperata, era tutto per me». Massimiliano era un ragazzo dolce e mite, a Fornaci di Barga lo ricordano tutti sempre sorridente, specialmente dopo la nascita del suo piccolo Maicol avuto con la compagna Sandy Rossi.

Sui social la notizia si è diffusa ieri mattina e sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio. Tra i primi a ricordarlo Anna Maria Martiri. «Ci ha lasciato un grande amico, il nostro caro Massi – ha scritto su Facebook - io non riesco ancora a crederci. Perché la vita è così crudele? Eri felice di avere avuto il tuo bimbo... Non è giusto tutto questo». Commovente il messaggio di Delia Baroncelli, sua ex insegnante: «È stato un mio alunno, per cinque anni, nella classe in cui insegnavo con il maestro Bianchi e l’ho sempre ricordato con tanto affetto. Mi dispiace tantissimo, sono sconvolta. Davvero troppo ingiusta la vita, nei confronti di questo giovane ragazzo e della sua famiglia, con cui ho condiviso anni di vita e di scuola. Non si può morire così. Tanta, tanta tristezza. Adesso caro Massimiliano spero tu sia spensierato e felice come ti ricordo da bambino».

«Questa è una delle notizie che ti dicono che nulla è giusto - ha commentato invece Claudio, uno degli amministratori della pagina ‘Sei di Fornaci...’ - Un ragazzo così sorridente, contento del bimbo che gli era appena arrivato, felice nonostante le avversità della vita e poi... Tutto finito». Massimiliano era attualmente disoccupato, dava una mano al babbo Lido e guardava la nonna e tutti i suoi pensieri erano per il piccolo Maicol che adorava. Ora resta solo il dolore e la solidarietà di una comunità per una famiglia distrutta da questa tragedia.

Luca Galeotti