Entra armato di martello in ditta. "Adesso spacchiamo qualche testa"

Blitz con minacce e attimi di paura alla Panitaly. L’uomo voleva riscuotere un credito

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

Lucca, 8 febbraio 2019 - «Devo spaccare qualche testa». Questa frase dichiarata mentre brandiva un martello, ha ovviamente preoccupato non poco i presenti, così sono stati allertati i carabinieri. Momenti di tensione e di paura ieri mattina, poco prima di mezzogiorno, all’azienda Panitaly di Altopascio, in via Pertini. L’ex Toscana Pane, acquisita attraverso la creazione di questa new company che è nell’orbita del gruppo Colzi di Prato, naviga in acque piuttosto turbolente, con produzione bloccata e stipendi diventati una chimera. In questo clima, un fornitore della ditta arrivato da La Spezia, è piombato all’improvviso all’interno della sede chiedendo a gran voce di voler parlare con qualche dirigente e reclamando spettanze arretrate non meglio quantificate.

Insomma, probabilmente esasperato dal prolungarsi dei tempi per riscuotere il suo credito, ha deciso di farsi giustizia da solo. Per questo sarà denunciato. Dopo aver varcato l’ingresso è salito al piano di sopra estraendo dalla tasca dei pantaloni l’utensile. Ben piazzato fisicamente, sarebbe stato difficile dissuaderlo. Per fortuna ha desistito quando si è accorto che non c’era anima viva. Nessuno si è fatto male. Poi se ne è andato, ma prima ha minacciosamente fatto intendere che sarebbe ritornato.

La sua irruzione è durata pochi minuti, anche perché a quell’ora negli uffici e in fabbrica non c’era quasi nessuno, vista la situazione, con macchinari fermi e personale ridotto all’osso. Al momento del blitz, comunque, alcune impiegate sono rimaste sotto choc, per questo motivo è partita una richiesta di aiuto per questa tentata aggressione. Il protagonista di questa vicenda ha viaggiato dal Golfo dei Poeti fino alla Piana di Lucca con questo pensiero fisso. La violenza però non risolve la crisi della ditta. Sul posto sono giunti i militari dell’Arma della stazione di Altopascio che hanno provveduto a sentire i testimoni dell’accaduto.

E’ stato diramato l’identikit e la targa del veicolo con cui l’aggressore è arrivato e sono scattate le ricerche. Siccome ha promesso di rifarsi vivo, si cercherà di farlo ragionare. Ieri vertice in Regione sulla questione. Non ci sono in gioco soltanto i posti di lavoro, ma anche l’indotto, come dimostra questa storia.

Massimo Stefanini