Manca la cassiera e il cinema chiude

Il Nuovo Lido riapre tra febbraio e marzo per le tante difficoltà. "Siamo rimasti attivi anche in perdita"

"Cerchiamo una cassiera per poter riaprire il cinema". Lo storico cinema Nuovo Lido è attualmente chiuso ma i titolari intendono ripartire a febbraio-marzo se sarà trovata rapidamente una figura da impiegare all’ingresso. E non solo: vista la crisi di accessi alle sale cinematografiche, la speranza è che per il 2023 "l’amministrazione comunale coinvolga di più la struttura per incontri e convegni non solo dirottando gli appuntamenti su Villa Bertelli". Ad illustrare la situazione è Fernanda Monica Michi, attuale concessionaria e figlia di Eraldo Michi che nel 1956 rilevò il cinema e il sottostante ristorante per creare due realtà di intrattenimento proprio fronte mare. "In tutti questi anni non abbiamo mai chiuso – confessa la titolare – nonostante le grandissime difficoltà. Inutile girarci intorno: oggi il cinema non rende, il pubblico aspetta di scaricare i film e dopo l’esperienza del covid c’è poca voglia di stare in spazi chiusi. Noi non abbiamo mai mollato anche la scorsa estate sono state riproposte come da tradizione le pellicole di successo dell’inverno, però poi se non c’è una proposta che fa cassetta non possiamo andare avanti con 4-10 spettatori".

"Oltre a non coprirci i costi – aggiunge – abbiamo spese di riscaldamento, aria condizionata e luce: basti pensare che le lampade da proiezione comportano un onere di 1000 euro al mese. E dei 7,50 euro del prezzo del biglietto, il 55% lo pretende il distributore. Abbiamo fatto più di un anno in perdita garantendo comunque il servizio, poi abbiamo deciso di chiudere quando la cassiera che ha lavorato per noi 18 anni, a fine novembre ci ha lasciato per un altro impiego, dato che noi ormai eravamo costretti ad aprire ad intermittenza. Nonostante le ricerche, non abbiamo ancora trovato nessuno disposto ad occupare quel ruolo".

La selezione è dunque aperta per chi fosse interessato ad un’occupazione per tutto l’anno: necessaria la disponibilità per 4-5 giorni a settimana, orario flessibile e capacità di utilizzo del pc (la cassa infatti è automatica). L’altra speranza è poi di poter vedere un utilizzo diversificato di quelle due sale da 150 e 250 posti. "Noi non possiamo certo proporci per spettacoli teatrali – precisa Fernanda Monica Michi – perchè siamo sprovvisti di camerini: quando abbiamo adeguato la struttura per proiezioni in 3 D abbiamo avanzato lo schermo e non c’è spazio per altri locali. Però il Nuovo Lido è disponibile a collaborazioni con l’amministrazione comunale per incontri e congressi. Dal Comune abbiamo avuto i sostegni che furono riconosciuti per la lunga chiusura nel periodo di pandemia ma mai siamo stati appoggiati per ospitare incontri e convegni. Invece un contributo sarebbe importante visto che, seppur in perdita, siamo rimasti aperti con tenacia e tutti gli investimenti per proporre un immobile moderno al paese ancora non li abbiamo proprio recuperati".

Francesca Navari