"Maggiore incidenza delle patologie dove c’è maggiore inquinamento"

Il professor Martinelli, coordinatore del Progetto Veg-Pm10, spiega a quali conclusioni è arrivato lo studio. Utilizzati i dati di sedici centraline, quattro per ciascun comune di Lucca, Capannori, Porcari e Altopascio

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Federico Martinelli, che è professore al Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze, è il coordinatore del Progetto Veg-Pm10, sostenuto da numerosi enti e di cui l’ateneo fiorentino è capofila.

"L’obiettivo del progetto è studiare la natura – spiega il docente ed esperto di questioni ambientali connesse all’nquinameto – Le caratteristiche delle pianti nel ridurre gli effetti che le attività antropiche hanno sull’aria e sulla salute dell’uomo stesso. Attraverso questo studio abbiamo cercato di capire quali piante sono più utili perché trattengono più particolato e dunque possono essere maggiormente utili per combattere l’inquinamento. Le piante possono essere utilizzate e contiamo di essere d’aiuto alle amministrazioni nelle scelte".

Nel progetto sono state inserite anche ulteriori centraline di rilevamento.

"Sì, complessivamente 16 grazie al Cnr: quattro per ognuno dei comuni che ne fanno parte, ovvero Lucca, Capannori, Porcari e Altopascio".

Che cosa è risultato dall’analisi dei dati?

"I dati del Cnr confermano che c’è una fluttuazione in base alle stagioni, ma ci sono parecchi giorni l’anno in cui viene sfiorato il limite previsto".

Avete poi analizzato i dati epidemiologici di chi, come campione avete scelto Capannori, accusa malattie in qualche modo collegate all’inquinamento: cosa ne è risultato?

"Che viene confermata una maggiore incidenza delle patologie respiratorie dove c’è maggiore inquinamento".

In queste settimane si è parlato molto della sentenza della Ue sul riscaldamento domestico: confermate che sia così inquinante?

"E’ un problema complesso, il nostro studio dimostra che in qualche zona rurale l’inquinamento deriva da questo, mentre in quelle più urbanizzate la cause sono altre e afferiscono prima di tutto al traffico".

Quale sarà il passo successivo di questa vostra ricerca?

"Contiamo di mettere in pratica le linee quadro emerse in progetti futuri attraverso i quali analizzare in concreto la riduzione dell’inquinamento. Vogliamo – conclude il profesor Martinelli – partire con un progetto pilota: i suoi risultati per essere affidabili necessitano di tre anni di sperimentazione per validare i dati. Ovvio che per partire serviranno finanziamenti e anzi colgo l’occasione per ringraziare la Fondazione Cassa di Lucca per quanto fatto sinora: speriamo sia disponibile anche a seguire la fase successiva".

Fabrizio Vincenti