Luminarie, il successo è subito social

Le pendane con le frasi della Boheme rilanciate su Instagram da Marino Bartoletti. Chiasso Barletti propone nuovi eventi natalizi

Luminarie

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Lucca, 5 dicembre 2019 - Chiasso Barletti è la prova che buone idee e coesione tra commercianti sono il mix vincente. Il Natale qui è ”maestoso“, da tappeto rosso – nel vero senso – e le attività, attratte da un periodo a ’clessidra’ con affitti calmierati ora sono finalmente tornate con contratti stabili di sei anni più sei. Per ora resta sfitto solo il fondo delle ex calzature Orsucci, tutte le altre vetrine sono tornate ad accendersi e il vicolo pullula di appuntamenti. Tre eventi, in particolare, sono da nodo al fazzoletto in questo mese di dicembre, nelle domeniche dell’8, 15 e 21.

Il primo appuntamento è per i “Freedom Singers Gospel” che dalle 17 di domenica prossima si esibiranno direttamente nella via con un vasto repertorio Gospel classico e contemporaneo. Le domeniche del 15 e 21 dicembre dalle 16 alle 19 sarà la volta di Babbo Natale che arriverà nel Chiasso direttamente con la sua slitta e incontrerà i bambini che potranno consegnare la letterina con foto ricordo. Per i più grandi invece l’appuntamento è per stasera, e per ogni giovedì sera di dicembre a seguire, con vin brûlé alla Vineria ”La Guerra di Paco“.

La festa si illumina, quasi un ossimoro, anche in via Buia. E poi in piazza Cittadella. In piazza del Giglio, con una suggetiva cascata brillante, e, non ultima, in piazza San Frediano. E’ qui che si è soffermata l’attenzione di Marino Bartoletti. Lo scrittore e giornalista (è stato per anni alla Rai dove ha condotto numerosi programmi e raccontato dieci olimpiadi e dieci mondiali di calcio) in questi giorni era in città per presentare il suo libro: Marino Bartoletti. E’ lui che sulla sua pagina Instagram, colpito dall’effetto scenografico di piazza San Frediano, dichiara: «Fra tante luminarie inutili e spesso volgari – è il commento pubblicato da Bartoletti – uno capita a Lucca, città gioiello, e si trova davanti all’immensità di Giacomo Puccini. ”In te ravviso il sogno, ch’io voglio sempre sognar”. Per chi non lo sapesse è la Boheme. Rodolfo, atto primo. “Oh soave fanciulla”. Provate a immaginarla cantata da Luciano». L’input viene colto al volo dal mondo social che rilancia. «Lucca è una piccola, meravigliosa città, un gioiello, Puccini un suo illustre figlio, hanno fatto bene a ricordarlo con la frase di una sua opera. Anche la Scala di Milano inaugurerà la stagione con la ‘Tosca’,splendido lavoro del Maestro». Ancora, riferendosi alle pendane che fanno bella piazza San Frediano: «Grazie per questa chicca d’opera che illumina Lucca».

Commenti e apprezzamenti arrivano nei commenti. La zona d’ombra resta quella della passeggiata cittadina per eccellenza, via Fillungo, quest’anno rimasta al buio. A questo proposito ci arriva una lettera firmata. «Orgogliosa di essere nata e di abitare in una bellissima città – premette la nostra lettrice – che, per le sue caratteristiche non ha eguali al mondo, mi chiedo come mai, da quando c’è questa amministrazione, in questo periodo dell’anno, si riaffacciano le medesime noiose polemiche degli ultimi anni riguardanti l’illuminazione natalizia delle principali vie cittadine, come via Fillungo, e piazze. Si dà la colpa ai commercianti che non vogliono pagare. Ma se invece di spendere a settembre migliaia di euro nei fuochi d’artificio, il Comune investisse un po’ di quei soldi nel rendere a Natale la nostra città illuminata ed accogliente come lo sono quasi tutte, non sarebbe forse meglio?».

«A guadagnarci da un’ affluenza alta di visitatori e turisti – suggerisce la lettrice – non sarebbero solo i commercianti, ma anche il Comune stesso. Inoltre è inutile che l’assessore vada nei negozi delle catene a chiedere alle commesse, i motivi della mancata adesione e polemizzare con loro: loro non ne sono proprietarie. Anni fa appena entrati in città ci accoglieva una bellissima Piazza Grande con le chiome dei suoi storici alberi tutti illuminate! E che dire delle proiezioni sui muri degli edifici, dei monumenti e sulle mura? Niente, tutto scomparso». L.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA