Minacce e molestie verso i vicini: coppia alla sbarra per stalking

Sedici capi di imputazione per atti persecutori nei confronti degli altri condomini. Lettera di minacce anche nei confronti di una minore

Tribunale

Tribunale

Lucca, 22 gennaio 2019 -  Queste le pesanti accuse con cui è finita sotto processo una coppia lucchese sui 50 anni, residente nel quartiere di San Concordio. Il processo si è aperto davanti al giudice Boi e ha visto sfilare numerosi testimoni. La singolare vicenda risale al 2015, anche se gli episodi di fatto non sono ancora cessati. La coppia è accusata di essere autrice di varie lettere anonime di minacce (risultate scritte e stampate dal computer di casa) anche nei confronti di una minore, figlia di un condomino. Poi di aver scattato fotografie, effettuato pedinamenti e videoriprese degli altri inquilini, di aver gettato acido sulle auto. Una serie di condotte allucinanti, che avevano fatto scattare varie denunce e le conseguenti indagini da parte della squadra mobile e della polizia postale.

Vittime di queste azioni cinque persone che abitano nel medesimo condominio di San Concordio, assistite dall’avvocato Alberta Cagnacci e dall’avvocato Carmela Pedonese. Una situazione incredibile, che a quanto pare prosegue in parte ancora oggi, nonostante il rinvio a giudizio, dato che i due imputati hanno ignorato anche il divieto di avvicinamento impostogli per un certo perido dal giudice. La coppia avrebbe agito così perché ossessionata dal timore che i vicini possano tramare qualcosa contro di loro. Insomma, una sorta di complotto. Lui in passato si era anche spacciato per poliziotto ed era finito sotto processo, patteggiando per sostituzione di persona. L’udienza è stata rinviata al 20 maggio quando è attesa la sentenza, ma potrebbero volerci altre udienze per esaurire le testimonianze sui vari episodi accaduti in questi anni.