«La macchina lì non può stare». Giovane preso a testate per strada

Lite violenta a Marlia, cinquantenne indagato per lesioni e minacce

IN AZIONE Sul luogo dell’aggressione a Marlia sono intervenute le forze dell’ordine

IN AZIONE Sul luogo dell’aggressione a Marlia sono intervenute le forze dell’ordine

Marlia (Lucca), 14 giugno 2017 - UN’IMPROVVISA esplosione di rabbia culminata – prima delle minacce – con un’aggressione in piena regola. Protagonista un cinquantenne di Marlia che ora è indagato dal tribunale di Lucca per minacce e lesioni. La vittima della violenta, quanto - come vedremo - imprevedibile aggressione è un giovane di 31 anni che si è preso una testata in faccia e diversi altri colpi ‘proibiti’.

I FATTI risalgono al marzo scorso – solo ora è arrivato l’avviso di conclusione delle indagine – e sono avvenuti nella zona centrale del paese, nei pressi della farmacia. Qui, una sera, il giovane è arrivato con la sua auto insieme ad altri ragazzi a bordo, ed ha parcheggiato. A un certo punto però è spuntato il cinquantenne contestando il fatto che il giovane automobolista non potesse lasciare lì la sua macchina.

SECONDO quanto ricostruito il ragazzo avrebbe aperto lo sportello e sarebbe sceso per cercare di capire le ragioni della protesta dell’uomo. Il giovane ha provato a chiarire ma il cinquantenne sembrava ormai aver perso completamente il controllo. Così, dalle parole, è rapidamente passato ai fatti colpendo il ‘rivale’ di strada con una violenta testata. Il trentenne, che certo non si aspettava una reazione così brusca, è andato ‘al tappeto’. Alla scena hanno assistito anche delel ragazze che erano in compagnia dell’automobilista, e che sono rimaste visibilmente colpite per l’accaduto.

SUBITO sono stati chiamati i soccorsi e avvisate le forze dell’ordine. All’automobilista sono state riscontrate varie lesioni, tra cui una allo ziomo destro, e un trauma cranico. Per lui una settimana di prognosi e una brutta avventura (più che altro inspiegabile). Per il cinquantenne invece è stato avviato un procedimento.