L’esperto non fa sconti a nessuno "Anche le nostre abitudini incidono"

Dal consumo di carne agli spostamenti, il cambiamento climatico passa anche dallo stile di vita dei singoli "Gli eventi che si presentano come in questi giorni saranno sempre più ravvicinati e sempre più estremi"

Migration

Dovremo abituarci. Perché gli eventi climatici considerati “estremi”, faranno parte della nostra vita quotidiana. Le temperature che stiamo vivendo in questi giorni, però, raccontano una storia che vale la pena ascoltare. Ce la racconta un giovane di 28 anni di Viareggio. Si chiama Pietro Spataro, è laureato in geologia, specializzato negli studi climatici post glaciazione in Australia e con un management in sviluppo sostenibile. Oltre a essere stato consulente dell’Unione europea e facilitatore per le Nazioni Unite.

Gli abbiamo chiesto che cosa sta succedendo. E cosa dovremo aspettarci, da ora in poi. "Gli eventi che si presentano come in questi giorni, con il caldo torrido già a maggio – afferma Spataro - saranno sempre più ravvicinati nel tempo; e sempre più estremi perché l’aumento delle temperature in atmosfera porta inevitabilmente a mutazioni: la colpa, è stato detto da tempo – prosegue – è data dai gas serra, il cui aumento conduce al trend di riscaldamento".

Dalle sue parole, viene da pensare che un rimedio, anche se a lungo termine, non si possa proprio prospettare. E infatti, le parole del dottor Spataro lo confermano: "Dovremo essere preparati ad affrontare questi eventi che saranno, appunto, sempre più ravvicinati; avremo caldo torrido e aumento del livello marino, così come momenti di siccità: allora dobbiamo essere pronti ad affrontare tutto ciò come qualcosa che ormai ci appartiene; ma noi, come singoli individui, abbiamo un’importante responsabilità".

Gli chiediamo quale. "Le nostre abitudini incidono, eccome. Se decidiamo di consumare più carne, noi aumentiamo le emissionI: lo sa che in Italia, ogni persona produce dagli 8 alle 10 tonnellate di C02 equivalente?".

Lo sollecitiamo a dirci come, la politica, possa incidere per abbattere le alterazioni climatiche: "A partire dalle amministrazioni locali, si può e si deve fare di più: maggiori superfici per la mobilità ciclabile, più fontanelli per l’acqua. Mi spiego: sapendo che le temperature avranno questo trend, dobbiamo porre rimedio e aiutare le persone a far fronte, mettendole in condizioni di bere con più agilità e collocando un numero sempre maggiore di fontane". Poi, Spataro cala un asso: "Anche depositare i propri soldi in una banca meno green oppure in una più green contribuisce: perché quegli investimenti, andranno a sostenere prodotti più o meno impattanti per l’ambiente".

Spataro, co fondatore dell’azienda “Risearth” con sede a Viareggio, proprio domani farà uscire la prima piattaforma che certificherà le emissioni delle aziende e delle relative, fondamentali compensazioni. Una sorta di etichetta di tracciamento utile a capire se l’azienda è davvero rispettosa dell’ambiente.

Maurizio Guccione