Legambiente: "Ignorati i nostri continui appelli"

L’associazione ambientalista chiede tempi rapidi "E il Comune verifichi se c’è stato inquinamento"

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Anche Legambiente Versilia chiede chiarezza e in tempi rapidi rispetto all’inchiesta sullo smaltimento dei fanghi tossici che ha interessato anche Massarosa. "Chiediamo alla magistratura di far luce su questa vicenda criminale – commenta il presidente Riccardo Cecchini – e che, in parallelo, vengano analizzati i terreni in questione nella zona di Pioppogatto, alla ricerca dei possibili contaminanti. Inutile dire che la vicinanza del Lago di Massaciuccoli rende questa vicenda ancora più grave. Al sindaco chiediamo di seguire gli accertamenti che verranno fatti dalle autorità competenti nella massima trasparenza nei confronti della popolazione, comunicando ai cittadini tutti gli accertamenti che verranno messi in atto per garantire la salute pubblica e dell’ambiente". Sulla cosiddetta ‘Operazione Keu’, Legambiente si è espressa anche a livello regionale e nazionale, tramite i rispettivi presidenti Fausto Ferruzza e Stefano Ciafani: "Non possiamo non ricordare i segnali d’allarme lanciati a più riprese da Legambiente con la presentazione del suo ‘Rapporto Ecomafia’ - ricordano - che vede la Toscana al sesto posto in Italia come reati ambientali accertati nel 2019, ben 2.197. L’economia circolare va strenuamente difesa dai tentativi di stravolgerla, per smaltire illegalmente gli scarti di produzione e accumulare profitti illeciti, come sta emergendo dall’inchiesta Keu".