rLUCCA Certe distribe hanno strascichi lunghi. Quella scoppiata intorno al comitato per le celebrazioni pucciniane, alimentata dal consiglio comunale straordinario (inizialmente nato per chiarire, poi finito per aprire nuovi e più complicati quesiti) è una di quelle. Non poteva essere diversamente e chissà quanto è ancora lunga questa coda. Intanto, un nuovo tizzone al fuoco ce lo mette Giorgio Lazzarini, amministratore unico del Teatro del Giglio, sentitosi giustamente chiamato in causa lunedì scorso, durante il consiglio comunale. Com’è noto tra le presunte irregolarità denunciate dalla lettera degli accademici, evidenziate con forza dall’opposizione, c’era infatti quella del concerto di Capodanno al teatro del Giglio, diretto da Veronesi. Stando a quella memoria sarebbe stato finanziato con soldi del comitato. Notizia che li per lì ha fatto scalpore, salvo poi essere smentita dai diretti interessati. Lazzarini, nello specifico, era in aula quando è saltata fuori e ha affidato la sua versione prima al consigliere Cecchini e poi al sindaco. Ora però la ribadisce, supportata da nuovi elementi, e pretende delle scuse dal consigliere Raspini che su quella notizia ha premuto molto. "Il Teatro - ripete Lazzarini - per quel concerto, non aveva né chiesto, né ottenuto alcun contributo. È stato allora che Raspini ha lasciato intendere che considerata l’autorevolezza dei tre firmatari, il sottoscritto doveva essere un bugiardo. Il giorno dopo, ho invitato a Teatro la professoressa Biagi Ravenni (tra i firmatari di quella lettera ndr) che stimo molto, per mostrarle tutta la documentazione. Non ha potuto che riconoscere l’errore della affermazione contenuta nella sua lettera del 9 gennaio e con tutta l’onestà intellettuale che le è propria, si è scusata con il sottoscritto". Ma le scuse che Lazzarini pretende sono altre. "Chiedo che anche il consigliere comunale Francesco Raspini faccia altrettanto per le sue insinuazioni menzognere". Dopodiché, trovandosi in argomento, dice la sua su tutta la bufera che ancora soffia sul comitato e, seppur con toni diversi, si allinea alla posizione dell’opposizione chiedendo a Veronesi di farsi da parte. "La minoranza sta conducendo la propria battaglia in maniera controproducente. La strada giusta è quella del sindaco, che evitando clamori e proclami inutili, lavora concretamente per risolvere la questione. Chiaro è - aggiunge - che Veronesi risulti ormai una figura divisiva per la città e che sarebbe un grande gesto di responsabilità da parte sua fare un passo indietro dimettendosi. Una figura istituzionale sarebbe la più appropriata per guidare il Comitato. Non a caso il sindaco di Viareggio e quello di Pescaglia hanno proposto per quel ruolo proprio il primo cittadino di Lucca. Pardini sarebbe un’ottima soluzione". Teresa Scarcella