E’ andata in onda ieri pomeriggio su Rai Gulp l’intervista ad Asier Izquierdo, il calciatore diciassettenne dell’Empoli Under 18 che da tempo abita a Lucca. Il ragazzo, originario di Tenerife, è una promessa del calcio e ha voluto lanciare un messaggio chiaro nella trasmissione “Offside racism“. Ha raccontato il caso delle offese razziste a un compagno di colore, chiamato “scimmia“ da un avversario poi sanzionato con 10 giornate di squalifica. Quindi ha inviato tutti a riflettere sui veri valori del calcio e della vita. “Una testimonianza di accoglienza e solidarietà da parte di un giovane da cui, sia i ragazzi che noi adulti, abbiamo molto da imparare: sarebbe bello che il sindaco Pardini invitasse in Municipio la stella calcistica Asier Izquierdo, che vive sul nostro territorio, in modo che la sua storia sia valorizzata e presa da esempio per tutti noi”. È il consigliere comunale Daniele Bianucci a riprendere il racconto del difensore di origine spagnola, oggi adottato in Lucchesia, arrivato alle cronache non solo locali per la sua denuncia di un episodio di offesa razzista in campo. “Asier Izquierdo vive sul nostro territorio ed è un calciatore delle giovanili dell’Empoli e dell’under 18 azzurra - spiega Bianucci - In un programma di Rai Kids ha raccontato l’episodio di razzismo di cui è stato in campo vittima un suo compagno di colore e la reazione sua e della squadra. Nella trasmissione televisiva, Asier lo ha definito “l’episodio più brutto a cui ho assistito da quando gioco”. La sua testimonianza ha avuto, giustamente, un grande clamore: perché riporta la bella reazione di solidarietà che lui e i suoi compagni hanno avuto, e dimostra una volta di più che i giovani come lui hanno sensibilità e cultura per dire no al razzismo e a ogni tipo di discriminazione”. “Credo che la storia di Asier, così come di tante ragazze e tanti ragazzi della sua età, vada valorizzata - prosegue Bianucci - perché interrompe l’ingiusta ma spesso abusata narrazione di una nuova generazione poco attenta ai diritti, e invece per una volta fa finalmente giustizia di tanti giovani che nella vita quotidiana dimostrano maturità, empatia, rispetto, solidarietà e vicinanza nei confronti di chi è in difficoltà. Da ragazzi come lui dobbiamo solo imparare: per questo ho scritto al sindaco Pardini, proponendogli di invitarlo in Municipio, in modo che le istituzioni abbiano cura di valorizzare una storia che, appunto, è importante prendere ad esempio”. P.Pac.