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L’Antico Pomario La Fondazione CrL coltiva i suoi frutti

L’ente ha deciso di ospitare un frutteto decisamente speciale piantando nel complesso di San Micheletto 81 varietà di alberi.

L’Antico Pomario La Fondazione CrL coltiva i suoi frutti

Mai come in questo periodo dobbiamo impegnarci a salvaguardare l’ambiente e la sua biodiversità. La tutela dell’ecosistema è uno degli obiettivi della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che, nel Complesso di San Micheletto, ha deciso di ospitare un frutteto decisamente speciale. Sono ben ottantuno le diverse varietà di alberi da frutto che sono state piantate nell’Antico Pomario allestito nei giardini del Complesso, grazie alle competenze del professor Paolo Emilio Tomei, esperto biologo che si è occupato della realizzazione del progetto.

Gli alberi da frutto piantati sono diversi e in via di scomparsa, tra di loro troviamo 19 peri, 13 susini, 10 peschi, 9 meli, 8 fichi e ancora albicocchi, ciliegi, lazzeruoli, mandorli, giuggioli, cotogni e una varietà di avellano, noce, sorbo e nespolo: uno spazio verde, presto colorato dai diversi frutti che cresceranno, nato per tutelare l’ambiente e la sua biodiversità, ma che si connota anche alla storia e alla tradizione della nostra città.

Il Pomario ha anche un aspetto storico e tradizionale in quanto la collezione comprende alcune delle antiche varietà un tempo frequenti nel territorio lucchese, facendo particolare riferimento all’epoca napoleonica e borbonica della nostra città. Molte varietà in questione sono infatti giunte a Lucca grazie alla sorella di Napoleone, Elisa Baciocchi, che da Principessa di Lucca e Piombino, propose innovazioni e riforme anche in agricoltura, data la sua passione per la natura e i giardini.

L’Antico Pomario di San Micheletto ha anche un ruolo educativo: in occasione dell’imminente manifestazione di tre giorni di VerdeMura la Fondazione, in accordo con Lucca Crea e l’Orto Botanico, aprirà i cancelli che la collegano a quest’ultimo, consentendo visite guidate al Pomario e alla collezione di camelie adiacente allo stesso frutteto, in cui si possono ammirare ben diciannove esemplari, tra cui una celebre Principessa Baciocchi, la camelia dedicata a Elisa Bonaparte.

L’iniziativa è stata presentata ieri da Raffaele Domenici, vicepresidente della Fondazione CrL e dal professor Paolo Emilio Tomei. "Abbiamo deciso di raccogliere e piantare nel nostro giardino, dopo una serie di analisi e studio del territorio, ottantuno piante da frutto che rischiavano di scomparire. Il nostro obiettivo è quello di salvaguardare l’ambiente e la biodiversità, ma anche quello di divulgare e insegnare: il Pomario sarà infatti visitabile in alcune manifestazioni con visite guidate", dice Domenici. "Questo Pomario non solo testimonia lo stretto rapporto che si è andato a creare tra uomo e natura, ma si basa e porta avanti anche le tradizioni lucchesi. Il Pomario vuole essere infatti anche un manifesto che richiama il periodo napoleonico e borbonico della nostra città unendo quindi tre aspetti fondamentali: la tutela della biodiversità, la storia e l’insegnamento" aggiunge Tomei.

Giulia Alberigi