"L’amministrazione deve cambiare approccio riguardo salute, conservazione e la tutela dei platani"

Pino Bulleri, agronomo e appassionato del settore, "Va anteposto su tutto l’incolumità delle persone"

Il giorno dopo la caduta del grosso ramo di un platano presso la casermetta San Pietro sulle Mura urbane, registriamo un nuovo intervento del dottor Pino Bulleri, agronomo che pochi giorni fa, proprio dalle pagine del nostro giornale, aveva lanciato un grido di allarme riguardante una decina di platani dell’arborato cerchio a rischio “Ceratocystis platani”, l’ormai tristemente noto cancro del platano. Una preoccupazione che egli aveva esteso anche alle piante di piazza Napoleone, che secondo l’esperto, andrebbero monitorate con la massima attenzione per ragioni di sicurezza.

"Quello che è successo alla casermetta San Pietro domenica pomeriggio - dichiara Bulleri - è un fatto che dimostra, al di là delle ragioni dell’evento in sé, che l’amministrazione comunale deve assolutamente cambiare approccio riguardo la salute, la conservazione e la tutela dei platani, anteponendo su tutto l’incolumità delle persone; circa un anno fa, al castello di Porta San Pietro che ospita i Lucchesi nel Mondo, cadde un ramo: anche in questo caso non vi furono, fortunatamente, conseguenze per le persone, ma l’intervento di “messa in sicurezza” della pianta sapete qual è stato, quello di legare con delle funi i rami tra di loro. Una cosa assurda, inutile, che non mette affatto al riparo da ulteriori cedimenti".

"Di tutti gli interventi eseguiti in questi anni sui platani, non sappiamo niente; vogliamo invece conoscere quanto emerge dalle relazioni degli incaricati – suppongo che vi siamo atti ufficiali – per capire come si è proceduto e poter valutare se ciò ha rappresentato un approccio corretto oppure no - conclude Bulleri - ; non possiamo pensare di stare seduti sotto un platano, oppure transitare, senza sapere con esattezza se quell’albero cederà: non è un fatto solo di responsabilità civile e penale, è una questione di coscienza".

Maurizio Guccione