L’allarme rosso degli albergatori “Completi, ma rischiamo di chiudere“

Il caro energia strangola il settore che sollecita misure e un incontro all’amministrazione comunale . Pietro Bonino (Federalberghi) è chiaro:: “Per le aziende più piccole l’unica strada è lo stop invernale“

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Sugli alberghi lucchesi rischia di calare uno spaventoso buio. L’allarme arriva da Pietro Bonino, presidente provinciale Federalberghi Confcommercio, che vede avvicinarsi l’ombra delle chiusure “a tempo“ delle attività nello strenuo tentativo di far quadrare i conti sballati dal caro energia.

“Il nostro è un settore che vive una situazione a dir poco paradossale: le nostre strutture sono piene, ma senza aiuti rischiano di chiudere a breve a causa dei costi energetici spropositati”. Una contraddizione che la dice lunga sui rischi dietro l’angolo, quella evidenziata da Boninoche coglie l’occasione per compiere anche un’analisi della recente manovra economica compiuta dal Comune di Lucca a sostegno di famiglie e imprese. “La nuova amministrazione – afferma Bonino – è sicuramente da applaudire per l’approccio che sta avendo nei confronti del mondo imprenditoriale. Per quanto riguarda la nostra categoria, abbiamo avuto modo di sperimentarlo subito con le preziose modifiche dello scorso agosto al piano di accessi alla Ztl riguardanti le strutture ricettive. E un’altra testimonianza di questa attenzione è arrivata in questi giorni, con il varo del piano di aiuti in materia di suolo pubblico per pubblici esercizi e ambulanti, e di sostegno nel canone d’affitto per i fondi commerciali”. “Vista questa lodevole volontà di comprendere e fare proprie le difficoltà economiche del mondo imprenditoriale – prosegue -, ci permettiamo di portare all’attenzione dell’amministrazione la situazione in cui versano hotel e strutture ricettive. Che nonostante le tante richieste di prenotazione e gli importanti flussi turistici, rischiano chiusure in serie per tutto il periodo invernale, a causa dei costi energetici spropositati. Che già in questi mesi hanno riguardato l’energia elettrica, alla quale si sta per sommare il gas per il riscaldamento”. “A scanso di equivoci – insiste il presidente di Federalberghi Lucca -, il nostro è un grido di allarme basato su elementi purtroppo concreti e reali. Tutti gli imprenditori intendono fare il massimo per rimanere aperti: chi ha diversi dipendenti, dunque, proverà ad abbassare i costi in quel settore, riducendo sia pure a malincuore il personale o non rinnovando i contratti stagionali. Ma per le aziende più piccole, a conduzione familiare, l’unica strada percorribile di fronte ai rincari è quella della chiusura invernale”. “Per questa ragione – termina Bonino – chiediamo all’amministrazione comunale la possibilità di un tavolo di confronto con la nostra categoria, in modo da concertare misure di sostegno anche per hotel e strutture ricettive che scongiurino chiusure obbligate e prolungate, che certo non gioverebbero all’immagine della città”. Il settore degli albergatori lancia l’sos per essere incluso nella manovra aiuti appena varata dal Comune.

A questo proposito il presidente e la direttrice di Confcommercio Rodolfo Pasquini e Sara Giovannini, intervengono per “ringraziare l’amministrazione comunale per l’attenzione dimostrata nei confronti di un settore, quello delle piccole e medie imprese, che come la nostra associazione denuncia da tempo rischia di collassare dopo due anni e mezzo di restrizioni e rincari dalle ricadute devastanti”. “Appena poche settimane fa – prosegue la nota – i vertici del nostro sindacato Fipe avevano incontrato l’assessore al commercio e alle attività produttive Paola Granucci, domandando sostegno sulla questione del suolo pubblico. Degni di nota, anche gli sgravi a sostegno degli operatori dei mercati ambulanti e i contributi per il pagamento dei canoni d’affitto commerciali. Misura, quest’ultima, trasversale e che abbraccia qualsiasi tipo di attività”.