E le foglie? Qualcuno se lo chiede transitando attorno al rondò di piazzale Boccherini, davanti Porta Sant’Anna, e gettando un occhio a quella scultura che già tanto ha fatto discutere. L’autore Stefano Pierotti le aveva staccate aggiungendo la famosa scritta con la vernice spray. Intendeva inviare un messaggio forte, perchè quella scultura doveva avere una location differente e essere diversamente dimensionata. Prima guerra nera, con la precedente amministrazione, poi pace fatta, con quella attuale. Ma altri nuvoloni neri si stanno addensando. “Visto il disinteresse per quelle foglie che completano l’opera – dice Pierotti – mi chiedo se in realtà interessasse sono la rimozione di quella scritta che contestava il potere costituito e in realtà se ne fregano del significato che era mutato nella scultura“. A queste amare conclusioni Pierotti è giunto dopo un silenzio che pesa. “Con l’amministrazione comunale l’idea era quella di una mostra, di cui però non ho saputo più niente – dice –. Il punto non è, come mi avevano accennato loro, di darmi una location o un piccolo contributo. Il punto è crederci, oppure no e ne traggo le conclusioni, e a quel punto strutturare un progetto che possa restituire dignitià a un’iniziativa di questo tipo“. “Non voglio sembrare pretenzioso, non lo sono – aggiunge –, ma se queste erano le intenzioni spero che alle parole seguano i fatti“. Lo scultore poi non risparmia una frecciata nella Fondazione Cassa di Risparmio proprietaria dell’albero- scultura di piazzale Boccherini. “Non sono stato pagato secondo quanto stabilito, al contrario di ciò che viene affermato. Le cose riportate dal bando erano altre e il compenso da me ricevuto alla fine, anche per il prolungarsi dei tempi dovuti anche al cambio di destinazione, non è bastato a coprire le spese. Quindi “Oltre le radici“ è e rimane una mia donazione a tutti gli effetti e ne conservo la proprietà intellettuale“. L.S.