Blitz in una casa a Sant’Alessio: aprono la cassaforte con la mola

Sapevano che in quell’abitazione non c’era nessuno e, trovato nel capanno degli attrezzi un piccone, l’hanno utilizzato per distruggere la porta di ingresso

Cassaforte (foto di repertorio)

Cassaforte (foto di repertorio)

Lucca, 7 maggio 2018 - I ladri sono riusciti ad aprire la cassaforte con una mola che si erano portati dietro, a dimostrazione che il raid era sicuramente studiato. Uno scenario allucinante si è parato di fronte alla famiglia residente a S. Alessio, al ritorno dopo un pomeriggio trascorso fuori. L’entrata nella villetta letteralmente devastata, e una volta varcata la soglia una visione da paura: tutte le stanze nel caos più assoluto.    Cassetti rovesciati, suppellettili per terra, mobili spostati. Tutto ciò praticamente in tutti i locali, ogni stanza messa a soqquadro. L’obiettivo dei malviventi era duplice: trovare oggetti in oro, monili e gioielli, ma anche il forziere, che infatti sono riusciti a individuare. Con l’ausilio di una mola i soliti ignoti sono riusciti ad aprirlo. Operazione che deve aver provocato rumore, ma nessuno si è accorto di nulla. La gang ci ha impiegato del tempo per arrivare a perlustrare ogni angolo dell’appartamento e poi per violare il contenitore metallico adibito a custodire preziosi e denaro. A quanto sembra, però, quest’ultimo era quasi vuoto. Bisognerà attendere una prima sommaria stima per capire esattamente quanto è stato portato via. Situazione che richiederà un minimo di comprensibile pazienza, poiché per i titolari si è trattato di un notevole choc. Soprattutto nel verificare come i delinquenti non esitino a distruggere ricordi che possiedono un notevole valore affettivo, oltre che di natura economica. Senza contare come gli autori del raid siano entrati nell’intimità personale della gente.    E’ possibile, ma saranno le indagini a doverlo appurare, che vi sia stato un «palo» all’esterno, con il compito di avvisare in caso di imprevisti e se qualcuno fosse rincasato in anticipo, con i ladri che si erano creati una via di fuga. Scoperto il colpo, le vittime hanno avvertito i carabinieri. I militari dell’Arma si sono recati sul posto per un primo sopralluogo e per ascoltare le testimonianze dei derubati. Sono scattate le ricerche per cercare di risalire ai responsabili. Gli inquirenti, se possibile, esamineranno le immagini delle telecamere dei palazzi circostanti: l’occhio elettronico potrebbe fornire particolari interessanti sui ladri.

Massimo Stefanini