La Turandot veste il panettone. Dive pucciniane sui dolci di Cova

E il Museo si fa strada nei bookshops dei templi lirici

Bookshop a Lucca

Bookshop a Lucca

Lucca, 2 dicembre 2017 - Era inevitabile. E il Museo Puccini non si è lasciato sfuggire l’occasione. I panettoni e pandori della ditta Giovanni Cova & C., che nelle scorse settimane ha siglato un accordo con l’Archivio Storico Ricordi per vestire i propri prodotti natalizi con alcune delle immagini più famose ispirate alle arie pucciniane, sono arrivati anche a Lucca, nel bookshop del Museo, in piazza Cittadella. Panettoni e pandori, prodotti da una delle aziende di pasticceria più rinomate di Milano e d’Italia, sono incartati nelle copie dei libretti della Madame Butterfly o nelle locandine della Turandot per un abbinamento ricco di fascino e di bellezza. E d’immense suggestioni per li amanti del melodramma. All’interno delal confezione di ogni dolce è presente anche un libretto che parla dell’Archivio Storico Ricordi, un’istituzione in campo musicale.    Gastronomia e cultura a braccetto, come solo in Italia è possibile. Alle confezioni, il cui prezzo per i prodotti da un chilo varia da 20 a 27 euro, saranno associati in omaggio, a cura del Museo Puccini, cartoline e poster delle storiche opere.  Un’iniziativa che si inserisce nel solco della scelta di dotare il bookshop del museo lucchese di prodotti di alta qualità spesso in via esclusiva. In questo senso, mentre i rivaci del museo stanno continuando a crescere incontrando sempre maggiori consensi e con una spesa media da parte dei visitatori che si attesta su posizioni in linea con le graduatorie nazionali, va sottolineato come siano sempre più numerosi i ristoratori e gli alberghi cittadini che stanno utilizzando prodotti firmati del Puccini Museum.    A breve, ecco un’altra importante novità, questi prodotti che portano il nome del Maestro e di Lucca in giro per il mondo, saranno collocati presso i bookshop del Teatro del Maggio Fiorentino, del Teatro La Scala di Milano e del Teatro La Fenice di Venezia. Lucca, ancora una volta grazie a Puccini, prova a andare all’assalto dei luoghi simbolo italiani e non solo quando si parla di opera lirica.