La torba continua a bruciare Altra ordinanza del sindaco

I proprietari dei terreni obbligati ad allagare le aree interessate dagli incendi. Sale la rabbia tra i residenti della zona e anche nella periferia di Viareggio.

Migration

Sono settimane oramai che sale la rabbia dei residenti di Massarosa, Pian del Quercione, ma anche della periferia di Viareggio, zona Varignano, Migliarina, Terminetto e Torre del Lago. Motivo? "Tutta una serie di incendi di torba, in sequenza – assicurano i residenti – che continua a bruciare inesorabilmente anche nel sottosuolo in terreni che per lo più sono di privati".

A dar man forte al disagio dei cittadini ci prova il Comitato Aria Pulita Viareggio e Dintorni che, nella giornata di martedì si è recato direttamente nella zona della bonifica di Massarosa, via Portovecchio (zona boschetto degli eucalipti, capanno dei piccioni) dove la torba continua inesorabilmente a bruciare. "Personalmente ho potuto constatare – assicura Christopher Bonetti –, parlando con gli agricoltori della zona che questa incresciosa situazione va avanti dallo scorso maggio. L’unica soluzione applicabile, almeno per il momento, è allagare i terreni e se non lo fanno i proprietari, stimolati da una ordinanza del Comune di Massarosa, lo deve fare lo stesso Comune perché qui è in ballo la salute pubblica della cittadinanza". Alle parole di Bonetti fa eco l’altro rappresentante del Comitato Valerio Cinti. "Già lo scorso 8 luglio – specifica – inoltrai una email all’ufficio Protezione Civile del Comune di Massarosa. Email alla quale ho ricevuto risposta nella quale mi si spiegava che l’Ufficio Protezione Civile era già intervenuto sul posto, assieme ai Vigili del Fuoco, in data 27 giugno ed in seguito erano state emesse tre Ordinanze Sindacali (numero 545556 del 30 giugno) ai rispettivi proprietari dei terreni interessati imponendo loro il totale spengimento dell’incendio inteso come eliminazione di ogni processo combustivo. Essendo alcuni proprietari non residenti del comune di Massarosa erano state trasmesse quindi le relative Ordinanze ai comuni di residenza perchè procedessero, con urgenza, ad emettere le relative notifiche come previsto dalla legge".

Chiamato in causa il sindaco di Massarosa, Alberto Coluccini, proprio ieri ha firmato l’ordinanza “nello specifico la 63 del 20 agosto - precisa - che impone al proprietario del terreno di intervenire entro tre giorni dal ricevimento della nostra missiva. In sostanza ci adoperiamo di ordinanza in ordinanza dato che i terreni sono tutti attigui l’uno all’altro. Purtroppo si tratta di un fenomeno storico col quale combattiamo una partita difficile da vincere. Mi piacerebbe approvare dei protocolli specifici e ci adopereremo per questo".

Sergio Iacopetti