La ‘Piazzetta del libro’ parla francese. Installati i cartelli del gemellaggio

Il mercato festeggia i 21 anni con le insegne de ‘Les Bouquinistes

Paolo Telesca, Maurizio Pera e Stefano Cinquini

Paolo Telesca, Maurizio Pera e Stefano Cinquini

Lucca, 17 giugno 2018 - Ha compiut 21 anni, la ‘Piazzetta del libro’, riconosciuta ufficialmente il 13 novembre 1996 da una delibera del consiglio comunale di Lucca sul “Mercato rionale, specializzato per la vendita di libri usati e di seconda mano”. Adesso, dopo quattordici mesi di attesa, alla fine un pezzo di Parigi è sbarcato a Lucca. Da ieri, infatti, due cartelli che ricordano quelli diffusi in tutta la capitale francese segnalano ‘La Piazzetta del Libro’ di corte del Biancone, uno dei mercati storici della città. 

I cartelli, che si trovano in via Beccheria e in piazza San Giusto, ricordano il legame con ‘Les Bouquinistes’, lo storico gruppo di librai di strada parigini che sono attivi dal XVI° secolo sui lungo Senna e che espongono quotidianamente un’enorme quantità di rarità e pezzi introvabili finendo per richiamare l’interesse di appassionati e collezionisti e la curiosità dei turisti. 

Quello che in piccolo, prova a fare dal 1997 la Piazzetta, dove non mancano i testi spesso rari e le occasioni e funge ormai da punto di riferimento per i bibliofili. L’idea del gemellaggio con Les Bouquinistes, siglato l’anno scorso, è stata dell’animatore della Piazzetta, Maurizio Pera, della libreria antiquaria di corte del Biancone che sorge in un’ala di palazzo Cenami dove un tempo era presente il consolato brasiliano. Dal gemellaggio alla richiesta al Comune di apporre una targa, il passo è stato breve. Decisamente più lunga la gestazione dei cartelli.  

«Ci sono voluti quattordici mesi – spiega Pera – ma sono contento. Sono serviti numerosi passaggi in Comune e in Sovrintendenza, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. I cartelli servono per segnalare un mercato storico nell’offerta culturale della nostra città, la Piazzetta è ormai attiva da decenni. Le bancarelle rimaste sono poche, anche perché i mercati vanno bene per tirare su un’area e poi vengono lasciati al loro destino. Eppure la Piazzeta è ormai un’istituzione, nei prossimi mesi dedicheremo un’iniziativa ai testi in lingua straniera».