L'Orto Botanico si rinnova e diventa 'accessibile' ai disabili

Taglio del nastro del nuovo percorso, una passerella a doghe di legno, che permette alle persone in sedia a rotelle di spostarsi più facilmente evitando selciato e ghiaino

La nuova passerella dell'Orto Botanico

La nuova passerella dell'Orto Botanico

Lucca, 14 aprile 2018 - Inaugurati il nuovo percorso accessibile, le nuove cartellinature e censimento informatizzato delle collezioni all'Orto Botanico di Lucca: la passerella accessibile collega i principali accessi con il laghetto. Sono le importanti novità che hanno accolto i visitatori alla riapertura primaverile dell'Orto Botanico, l'antico e affascinante museo verde della città. Nei mesi di gennaio e febbraio è stato infatti realizzato un nuovo percorso accessibile, una passerella a doghe di legno, all'interno del tracciato degli stradelli storici del giardino scientifico lucchese, che permette alle persone con disabilità motoria di spostarsi con maggiore comodità con la sedia a ruote, evitando il disagio del ghiaino che caratterizza le vie interne dello storico giardino scientifico fondato da Maria Luisa di Borbone nel 1820.

L'opera, di circa 205 metri lineari, collega il sotterraneo e la casermetta San Regolo (sala didattica dell'Orto dotata di ascensore) con la porta di via del Giardino Botanico, adibita attualmente a ingresso disabili, fino al laghetto dalla parte opposta del percorso.  La soluzione del sentiero con piano a doghe di legno è stata scelta perché ecologica e più adatta ad accordarsi esteticamente con il giardino; i problemi di drenaggio e la presenza delle radici degli alberi, oltre che al mantenimento dell'immagine storica dell'Orto, hanno sconsigliato la realizzazione di opere fisse più invasive e poco permeabili alle acque di scolo. I lavori sono stati finanziati dall'Opera delle Mura con un importo di 30mila euro e si sono conclusi in tempo per la riapertura dell'Orto il 21 marzo.

Importante innovazione anche nel campo delle attività scientifiche dell'istituzione: l'orto è infatti un museo vivente che conserva collezioni di piante a scopi didattici, di ricerca, conservazione e scambio con altre istituzioni simili. Dall'anno 2016 è stato progettato e realizzato un nuovo database digitale per l'inventario delle specie conservate, reintrodotto un registro delle nuove accessioni e aggiornata la cartellinatura degli esemplari per dare modo ai visitatori di identificare le specie. La nomenclatura delle piante infatti è soggetta nel tempo ad aggiornamenti che seguono l'avanzare degli studi di botanica. I nuovi cartellini – secondo le norme internazionali – contengono la famiglia botanica di appartenenza, il numero di accessione, l'anno di introduzione nell'Orto, il nome scientifico corretto, l'autore (ossia il botanico che ha descritto per la prima volta tale specie) ed infine nome comune e area di provenienza. Il lavoro sviluppato e realizzato dalla naturalista Alessandra Sani negli anni 2016, 2017 ha portato alla nuova schedatura di circa 1200 esemplari (di cui 860 a fissa dimora e 340 in vaso) e si avvia nel corrente anno verso la conclusione.

“L'Orto botanico non è solamente un giardino di bellezza, è un museo vivo in collegamento con istituzioni internazionali, dove vogliamo che i cittadini - soprattutto quelli più giovani - vengano più spesso, per partecipare ad attività didattiche, conoscere le piante, non solo quelle ornamentali o esotiche ma anche quelle alimentari della nostra tradizione contadina ricche di storia, di sapori e di cultura - ha detto il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini – l'aumento dell'accessibilità e dei percorsi facilitati dà la possibilità di una maggiore fruibilità ed è in linea con la politica dell'amministrazione che intende intervenire per eliminare progressivamente tutte le barriere architettoniche ancora esistenti”

“In questi anni ci siamo molto impegnati nella valorizzazione dell'Orto Botanico – ha aggiunto il presidente dell'Opera delle Mura Alessandro Biancalana - un'istituzione culturale che sta per compiere 200 anni. Abbiamo investito per il mantenimento, l'inventariazione delle collezioni e per eventi che fossero in grado di attrarre un maggior numero di visitatori. Abbiamo restaurato la biblioteca, gli erbari e, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, è stata rimessa a nuovo la casermetta dotata di un ascensore”.