Due settimane di lavoro per sistemare le storiche panchine all’ingresso della Croce Verde, in via Capriglia, arricchendole di un significato universale: il “no“ alla violenza di genere. Un messaggio forte e chiaro quello lanciato ieri all’inaugurazione dell’iniziativa promossa dall’associazione insieme al comitato “Le voci degli alberi“ (l’idea è partita da un componente che è anche volontario della Croce Verde) e ben rappresentato dalle frasi riportate sulle panchine: da “Io sono mia”, tornata in auge con il film su Mia Martini, a “Siamo state amate e odiate, adorate e rinnegate baciate e uccise, solo perché donne” di Alda Merini. "È un gesto simbolico – spiegano i promotori – per sensibilizzare su questo grave problema sociale". Quando sarà pronta la sala “Tosi“, l’intenzione della Croce Verde è aprire un centro d’ascolto in collaborazione con “La casa delle donne“, che gestisce già uno sportello all’Osterietta.
Daniele Masseglia