Insulta l'avversario: maxi-squalifica di 12 giornate per un adolescente

Dodici giornate di squalifica per una frase razzista contro un avversario

Cartellino rosso

Cartellino rosso

Lucca, 11 gennaio 2019 - In tempi in cui il dibattito su calcio e razzismo sta raggiungendo il suo apice, è questa la stangata inflitta dal giudice sportivo a un calciatore dei Giovanissimi regionali di una società della provincia di Prato. L’episodio riguarda una partita fra ragazzi under 15, disputata dai biancorossi sul campo di una squadra della Lucchesia.

Tutto succede alla fine del primo tempo, quando un ragazzo di colore dei padroni di casa resta a terra per infortunio e l’arbitro decide di interrompere il gioco (il pallone era in possesso dei pratesi). Si riparte con un calcio di punizione a due, ma lo stesso baby calciatore invece di restituire il pallone agli avversari prova a fare gol. Da qui gli animi si accendono e un giocatore pratese pronuncia una frase razzista che ha a che fare con il colore della pelle del rivale.

Inevitabile la decisione dell’arbitro: rosso diretto e doccia anticipata. Nel referto il direttore di gara parla espressamente di "frase di discriminazione razziale" e il giudice sportivo usa di conseguenza il pugno duro: dodici giornate di squalifica.