Insulti dall’autista del bus. I prof a fianco del ragazzo

La lettera aperta del collegio docenti

La preside Iolanda Bocci

La preside Iolanda Bocci

Lucca, 19 novembre 2018 - «Caro ragazzo, caro alunno, caro cittadino, siamo tutti insieme ad esprimere la nostra più profonda e convinta solidarietà per il fatto che ti ha visto oggetto di ignobile vessazione di stampo razzista. La scuola, l’istituzione, il personale docente e non docente sono al tuo fianco, senza se e senza ma, ribadendo il valore assoluto della dignità di essere a prescindere dalla provenienza geografica, dal colore della pelle, dall’appartenenza a qualsiasi confessione religiosa». 

Con queste parole il collegio dei docenti dell’Isi Machiavelli  interviene sulla vicenda che a ottobre vide un alunno di origini straniere vittima di «un atto vessatorio da parte dell’autista di un autobus». «Quel ragazzo è un nostro alunno, educato e studioso, che, come tutti i ragazzi non può e non deve essere oggetto di discriminazione», scrivono i docenti, sottolineando che «accoglienza ed integrazione, rispetto e condivisione, istruzione e formazione sono le parole chiave per la crescita di ogni cittadino». «Il signore che ha pronunciato frasi deliranti, sulla base di una presunta diversità di origine – prosegue la nota – si è reso protagonista, di fronte a tutta la comunità di comportamenti inaccettabili e merita di esser additato come esempio negativo e deleterio di fronte a tutti».   Il collegio docenti «si è espresso unanimemente a sostegno del ragazzo», e testimonia «i valori espressi chiaramente nella Costituzione e gli obiettivi che la scuola persegue come baluardo di democrazia», anche a rischio «che queste righe possano apparire anacronistiche in un contesto culturale che risente di innumerevoli azioni degradanti e decadenti».

I professori auspicano che «questo clima di degrado culturale finisca quanto prima per lasciare spazio alla condivisione, al dialogo, al rispetto così come sancito dalla nostra carta costituzionale».  Affettuosa, la chiusa: «Il nostro è, al di là delle parole, un abbraccio collettivo» verso il ragazzo.