"Inserire il primo soccorso tra le materie scolastiche"

È la proposta avanzata dall’associazione Mirco Ungaretti Odv in occasione del convegno sulla rianimazione cardiopolmonare: "In altri Paesi è già così"

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Parte da Lucca la richiesta al Governo di portare in classe come obbligatoria la materia di rianimazione cardiopolmonare. L’occasione ad altissima risonanza mediatica è stata quella di sabato scorso del convegno dell’associazione “Mirco Ungaretti Odv”, che si è tenuto al Real Collegio e che ha avuto tra gli ospiti il governatore Eugenio Giani, il sottosegretario al Miur Paola Frassinetti, il vicepresidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè, l’ex ministro dell’istruzione e attuale vicepresidente Unesco Stefania Viannini, l’onorevole Chiara La Porta, Maria Lapia, ex deputata e prima Firmataria della legge 116, l’assessore regionale Stefano Baccelli, il prefetto Francesco Esposito, i vertici delle forze dell’ordine, il provveditorato e le autorità locali con il sindaco Pardini oltre al primario di cardiologia del San Luca Francesco Bovenzi. "Con la nostra associazione abbiamo ideato e portato avanti un progetto che ha permesso di far divenire numerosi docenti, istruttori laici di Blsd in maniera da essere loro stessi ad insegnare le manovre salvavita ai propri studenti – riferisce il presidente Stefano Ungaretti.-. Con la giornata di sabato, la nostra associazione ha toccato i 10 anni di attività. Abbiamo illustrato quindi i risultati ottenuti e soprattutto abbiamo evidenziato questo progetto che è divenuto un vero e proprio modello da predisporre a livello nazionale".

Creare capillarità nella popolazione scolastica è l’obiettivo che permetterebbe un efficace e utile “passaparola” delle procedure di rianimazione cardiopolmonare con l’utilizzo dei defibrillatori Dae. "In altri paesi europei l’insegnamento del soccorso nelle scuole è già parte integrante nei programmi di studio - sottolinea Ungaretti che porta avanti la sua battaglia da quando suo fratello, Mirco, non c’è più e forse poteva essere salvato con l’utilizzo del dae -. E noi vogliamo fare in maniera che il nostro paese non resti indietro". La proposta di Stefano Ungaretti è di quelle che non possono aspettare: obbligo per ogni scuola di istituire la materia Blsd, sia parte teorica e pratica con esercitazioni su manichini e defibrillatori di prova, per due ore l’anno di lezione. In più il “registro del soccorritore studente” con relativo certificato da acquisire nei vari anni di studio. "E’ importante che il primo soccorso diventi materia del programma scolastico, con la relativa formazione dei docenti in qualità di istruttori delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, con l’ausilio del volontariato, attraverso percorsi ad hoc semplici e gratuiti - sottolinea Ungaretti -. Tra i punti che vorremmo condividere con le altre associazioni per una proposta unica e organica al Governo è l’obbligo da parte di tutte le scuole di avere un defibrillatore installato dentro o fuori la scuola e il fatto che la formazione dei futuri insegnanti di educazione fisica come istruttori Blsd avvenga già durante il loro percorso universitario".

Laura Sartini