"Indennizzo alle attività Vi spiego come fare"

Il sindaco di Borgo a Mozzano lancia la proposta al governo. La soluzione? Utilizzare il fondo. concesso tra maggio e giugno

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Indennizzo Covid fino a 2000 euro per le attività commerciali comunali? Questa la proposta al governo centrale lanciata dal sindaco di Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti, che sta raccogliendo sui social molti consensi trasversali.

Preoccupato perché il nuovo Dpcm determinerà una stretta forte, che se da una parte potrà servire a contenere i contagi, dall’altra porterà problemi economici a tante attività, il primo cittadino di Borgo a Mozzano sostiene che per affrontare il momento, coniugando salute ed economia, ci vogliono aiuti immediati alle attività commerciali.

"Tra maggio e giugno - ricorda Patrizio Andreuccetti - lo Stato ha trasferito ai Comuni il cosiddetto “fondone covid“, fondo per le funzioni fondamentali, art. 106 DL 342020, utilizzabile dagli enti locali per far fronte alle mancate entrate. Nel nostro caso la cifra complessiva trasferitaci è intorno ai 600.000 euro, ad oggi spendibile solo fino alla fine dell’anno, di cui, verosimilmente, non andremo a spendere che una piccola parte per far fronte alle mancate entrate. La cosa più probabile, quindi, è che gran parte di questi fondi siano restituiti allo Stato".

"Vista la situazione di emergenza - propone Andreuccetti - perché non dare la possibilità ai comuni di spendere quei fondi per dare una mano concreta e diretta alle attività commerciali? Noi abbiamo una proposta concreta e immediatamente attuabile. Potremmo dare un ristoro (rimborso) sulla Tari di quest’anno alle attività commerciali sulla base di un effettivo calo del fatturato 2020 rispetto a quello 2019. Esempio: se nel 2020 hai pagato 3000 euro di Tari, ma hai un calo del fatturato di 13 rispetto al 2019, il Comune ti restituisce 1000 euro. Abbiamo calcolato che per il nostro territorio si potrebbe arrivare a “ristorare“ anche più di 2000 euro per attività".

Conclude il sindaco: "Del commercio abbiamo in Comune già un’anagrafe precisa derivante dal bando per i fondi erogati in aprile, ci basterebbe un bando con autocertificazione delle singole attività e la cosa sarebbe fatta. In tal senso abbiamo dato mandato agli uffici di scrivere al ministero, e personalmente, mi farò carico di estendere la proposta negli organismi sovracomunali".

Marco Nicoli