In tantissimi per il “Cambio della Croce“

Tra spiritualità e natura: grande partecipazione alla cerimonia che si svolge ogni anno, il primo giorno di agosto, a San Pellegrino in Alpe

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Una terra di confine a oltre 1500m di altitudine trasformata in luogo aperto all’incontro e alla condivisione tra persone arrivate da ogni dove, animate da un comune e forte senso di appartenenza, spiritualità e amore per la natura e i suoi tanti misteri. Così si presentava ieri, il piccolo borgo di San Pellegrino in Alpe, postazione abitata più elevata del comune di Castiglione di Garfagnana e dell’Appennino Tosco Emiliano, dove si è ripetuta la cerimonia del "Cambio della Croce", che si è svolta, come da sempre il primo giorno di ogni agosto, sullo spiazzo panoramico del Molo, di fronte al Santuario che contiene le reliquie di San Pellegrino e San Bianco.

Una vastità di partecipanti, tra cui molti i pellegrini presenti con abbigliamento e dotazioni adatte la particolare escursione, ricca di storia e suggestione, chiamata "Il Giro del Diavolo", di solito successiva alla cerimonia del Cambio della Croce di legno e percorsa in gruppo, ieri lasciata, invece, alla libera scelta personale di orario e tipologia di percorso per l’intera giornata.

Molte anche le autorità presenti, accolte dal sindaco di Castiglione di Garfagnana Daniele Gaspari e da quello di Frassinoro, Oreste Capelli, che condividono la giurisdizione amministrativa su queste terre, tra i quali il presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini e il suo omologo di Modena, Gian Domenico Tomei, tutti loro hanno anche partecipato al solenne scambio dei ceri sacri durante la celebrazione religiosa.

Presente anche il maresciallo della stazione dei carabinieri di Castiglione Rolando Ferrari e una sostenuta rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Tra i tanti pellegrini arrivati alla celebrazione, anche un gruppo con in testa Daniele Giovanardi, ex primario del pronto soccorso di Modena, fratello gemello del politico Carlo, da sempre molto legato alle tradizioni correlate al culto popolare dei Santi venerati nel borgo della Garfagnana.

Dopo la Messa solenne, ricca di concelebranti del modenese, del reggiano e della Garfagnana, tra i quali il parroco eremita Fulvio Calloni, responsabile dell’eremo di Capraia e della Chiesa di San Pellegrino In Alpe e il vicario generale dell’arcidiocesi di Lucca monsignor Michelangelo Giannotti, tutti si sono spostati sul Molo per assistere alla sostituzione e alla consacrazione della nuova Croce in frassino.

Immancabile il passaggio dell’acquisizione di piccoli pezzi di legno tolti dalla vecchia Croce da parte dei fedeli presenti, considerato un segno tangibile della protezione dei Santi. Il mercatino dell’artigianato e dei prodotti tipici, con uno spazio speciale nella piazza del borgo dedicato alla preparazione dal vivo di una forma di Parmigiano Reggiano e della sua ricotta ha completato il quadro festivo.

Fiorella Corti