In ritardo, ma si è riacceso il tradizionale metato

La stagione della lavorazione delle castagne ha inizio. Il fuoco rimarrà vivo. per i prossimi 40 giorni

Migration

La tradizione legata alle castagna ed alla farina di castagne entra nel vivo in queste settimane con la caduta dalle piante di questo speciale dono che regala la montagna ai suoi abitanti. Siamo in notevole ritardo rispetto alla stagione solita, ma la caduta, complice anche la pioggia di questi giorni, è iniziata e così pure la raccolta. Purtroppo sempre meno abitanti nella montagna portano avanti il lavoro che riguarda tutta la filiera. La montagna si è spopolata ed in molti casi la raccolta è lagata a produzioni di farina di castagna per soli fini familiari o quasi. Ne è testimonianza il fatto che anche quest’anno nella montagna barghigiana, zona di Carpinecchio e Renaio, un altro metato non verrà acceso. Si temeva che la stessa sorte potesse toccare anche al tradizionale metato dell’inossidabile Giovanni Giovannetti, ma lui non molla e con l’aiuto anche degli abitanti del posto ha deciso che la tradizione non si lascia nemmeno quest’anno. Proprio in questi giorni c’è stata l’accensione del metato e come vuole la tradizione, deve essere il più piccolo della famiglia ad accendere il fuoco che poi permetterà di affumicare ed essiccare le castagne per i prossimi 40 giorni. E’ toccato quest’anno alla piccola Viola Moscardini di Carpinecchio. A tenerlo acceso, giorno e notte, sarà come sempre il Giovannino e così farà per 40 giorni a venire.

Luca Galeotti