Il Pd inizia il ‘lavoro’ in vista delle elezioni

SI apre il confronto all’interno della assemblea comunale. Via al dialogo fra le componenti e tracciato l’identikit del candidato

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Obiettivo: arrivare a una candidatura unitaria, possibilmente con una bassa conflittualità interna. L’assemblea comunale del Pd di Lucca – massimo organo di indirizzo del partito locale - si è riunita per avviare il percorso verso le elezioni amministrative 2022, mettendo al centro della riflessione i temi e i programmi che dovranno essere alla base del prossimo mandato di governo della città.

Il confronto su programma e candidato è partito dunque in casa Pd, presenti tra gli altri il segretario comunale Renato Bonturi e quello territoriale Patrizio Andreuccetti, l’assessore regionale e presidente dell’assemblea Stefano Baccelli, il consigliere regionale Valentina Mercanti e il sindaco Alessandro Tambellini oltre a molti assessori e consiglieri comunali.

Da parte di tutti è arrivato la richiesta di stabilire un percorso chiaro e tempi certi per arrivare a definire programma e candidature, a maggior ragione dopo l’annunciata candidatura di Francesco Raspini che proprio durante l’assemblea comunale ha spiegato i motivi della sua scelta che per ora, però, non ha incontrato il via libera del partito. Dare continuità al lavoro dei due mandati di Tambellini pur rendendosi perfettamente conto che serva innovare strumenti e azioni è una delle questioni centrali affrontate insieme al rapporto con le altre forze politiche di centrosinistra, anche alla luce del fatto che alcune formazioni centrista stanno valutando, nel caso che venga scelto un candidato sindaco in continuità con Tambellini, di correre da sole al primo turno.

"Unanime è stato il richiamo alla necessità di una decisa apertura alla città – si legge in una nota del Pd – anche verso quei soggetti che nel corso del tempo sono stati più distanti o hanno vissuto momenti di contrapposizione rispetto alle scelte amministrative, senza venir meno ai valori fondanti del centrosinistra ma con la consapevolezza che solo una coalizione ampia, plurale e davvero rappresentativa può concretamente ambire al governo della città".

E il candidato sindaco? Servirà ancora temo e ci sarà da capire se occorreranno le primarie nel caso che Raspini non unisca le diverse anime del partito: per il momento, il Pd ha focalizzato l’attenzione sul profilo.

"Il profilo tracciato – prosegue il Pd – è stato quello di una persona dotata di autorevolezza, competenza amministrativa e capacità di unire le diverse anime e sensibilità".