"Il nostro piccolo Museo celebra storia e dedizione"

In Rete i racconti della tradizione garfagnina ideati tra dicembre e gennaio . Il professor Bertolini: "Realtà fatta da volontari animati da una forte passione"

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PIAZZA AL SERCHIO

C’è anche il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico di Piazza al Serchio fra le realtà, più di cento in tutta Italia, che hanno aderito al progetto Piccoli Musei Narranti, ideato e organizzato dall’Associazione nazionale Piccoli Musei. Con la realizzazione di sei video, pubblicati su facebook e youtube nei mesi di dicembre e gennaio, il Museo dell’Immaginario apre le porte del proprio archivio di storie e leggende della tradizione popolare e ne presenta alcune.

"Siamo partiti – spiega il curatore del Museo Umberto Bertolini – dedicando il primo video alla castagna e ai miti e alle leggende legate a questo frutto che, anche qui in Garfagnana, è considerato "il pane dei poveri". Siamo poi passati ai misteri della notte di Natale e alle storie degli animali che si mettono in viaggio in cerca di fortuna. Questo mese è iniziato con il Buffardello, folletto garfagnino dalle mille sembianze, finiremo con l’Osteriaccia e la Donna Gnuranta, storie che non presentano elementi magici, ma ricalcano fatti e dati di realtà".

Il progetto nazionale, lanciato con l’hashtag #chiusinonfermi, è un invito a tutti i piccoli musei italiani a proseguire le proprie attività online nonostante la chiusura forzata, con l’obiettivo di creare una grande biblioteca digitale. Per il Museo dell’Immaginario l’adesione a questo progetto segna un ulteriore passo verso la diffusione e la restituzione alla collettività di un importante patrimonio immateriale, altrimenti destinato a sparire.

"Essere un piccolo museo – continua il professor Bertolini – è una condizione che va al di là delle dimensioni della sede e della posizione lavorativa di chi vi opera, tutti volontari animati da una forte passione. Non avere grandi fondi ci obbliga a cercare e a inventare sempre nuove opportunità per far esistere e progredire il nostro Museo. Per noi si tratta di far convivere il "piccolo" museo con il "grande" archivio che abbiamo e che è in continua espansione. Si tratta di migliaia di trascrizioni, nonché materiale registrato e tesi di laurea dedicate alla tradizione della narrazione orale provenienti da gran parte d’Italia".

Il Museo si muove dunque su un doppio binario, lavorando sia sul territorio che in una dimensione nazionale: "I progetti per il 2021 ci vedono impegnati nell’attività di ricerca, volta alle tradizioni della Basilicata; proseguono le serate dei Giovedì al Museo, anche in edizione estiva con una rassegna di teatro e musica aperta all’innovazione, rappresentata in particolare da Joe Natta e Le Leggende Lucchesi; in ultimo, l’organizzazione di un convegno nazionale che indagherà il rapporto esistente fra Dante Alighieri e l’immaginario del territorio". Dino Magistrelli