Il museo digitale abbraccia la storia A San Pellegrino arriva Incultum

Rivoluzionario modo di scorprie la storia e le tradizioni attraverso tablet e immagini digitali

Il museo digitale abbraccia la storia  A San Pellegrino arriva Incultum

Il museo digitale abbraccia la storia A San Pellegrino arriva Incultum

Grande interesse, curiosità e partecipazione per l’arrivo al Museo etnografico provinciale "Don Luigi Pellegrini" di San Pellegrino in Alpe, nel comune di Castiglione di Garfagnana, dell’innovativo strumento digitale e multimediale che, unendo in una sinergia virtuosa, le storie e gli oggetti della cultura contadina della Garfagnana e dell’Appennino Tosco-Emiliano con la tecnologia, offre uno sguardo diverso sulla raccolta museale. La sua grande semplicità di utilizzo, lo schermo su cui si possono "appoggiare" dei piccoli riquadri, ognuno con una storia diversa e che raccontano la storia di San Pellegrino e il percorso che ha portato alla nascita del museo stesso, si trova all’ingresso e la sua "lettura" è adatta a visitatori di ogni età. Inoltre può essere utilizzata senza permessi o senza costi aggiuntivi sul biglietto. Non c’è niente da fare se non appoggiare il quadretto sull’apposito lettore e l’installazione partirà autonomamente con immagini di repertorio, testi scritti e narrati dall’attrice versiliese Elisabetta Salvatori, ormai "nota" sull’Appennino per via dei suoi numerosi spettacoli incentrati proprio sulla figura di Don Luigi Pellegrini e del museo etnografico. Sono ben dieci i casi-pilota sparsi per tutto il continente e in Italia, oltre alla provincia di Trapani, si è scelto di puntare proprio sul piccolo e suggestivo borgo nel comune di Castiglione di Garfagnana, il luogo abitato più elevato dell’Appennino con i suoi 1525m di altitudine. In collaborazione con la Provincia di Lucca e la stessa amministrazione di Castiglione, i ricercatori di Incultum, guidati dalla coordinatrice Enrica Lemmi, hanno sviluppato un percorso di innovazioni che porterà il museo di San Pellegrino, incentrato proprio sulla cultura contadina, a essere ancora più inclusivo e coinvolgente. Il promotore di questa "rivoluzione", il progetto Incultum finanziato dall’Unione Europea e coordinato dall’università di Pisa, è nato con l’obiettivo di ridare nuova vita a quelle località con grande potenziale storico.

Il progetto per le nuove installazioni non ha ancora trovato il proprio completamento, è molto probabile che la grande presentazione al pubblico si avrà nell’estate 2024, ma in vista delle ultime settimane in cui il museo resta aperto, nei mesi autunnali e invernali la sua fruizione è possibile solo su prenotazione, Incultum ha deciso di inserire un primo prototipo di uno degli strumenti che, in futuro, saranno disponibili in quasi tutte le sale.

Fio. Co.