Tante sfide nelle sfide. Contro gli schieramenti avversi, in competizione con gli alleati nella parte proporzionale laddove vi siano coalizioni composite e, infine, per smentire o confermare quanto fatto nel recente passato, a partire dalle comunali del giugno scorso.
Le elezioni nazionali di oggi sono destinate a regalare con ogni probabilità un quadro politico marcatamente diverso anche a Lucca, rispetto al 2018 quando furono eletti due parlamentari del centrodestra nella quota maggioritaria – Riccardo Zucconi di Fratelli d’Italia e Massimo Mallegni di Forza Italia – ma la consistenza dei singoli partiti era molto lontana da quella odierna e i candidati praticamente tutti diversi. Stavolta, a sfidarsi nella quota maggioritaria, dove passa solo il primo come numero di voti raccolti, saranno in otto alla Camera e in nove al Senato, ma gli interpreti come detto sono cambiati quasi in toto.
L’unico che si ripresenta ai nastri di partenza è proprio Riccardo Zucconi per il centrodestra, che sfiderà per il seggio alla Camera nel collegio in cui è gran parte della nostra provincia Serena Mammini per il centrosinistra, Marco Cresci per il 5 Stelle, Marco Remaschi per AzioneItalia Viva, Francesca Trasatti per Unione Popolare, Alessandro Balduini per Italexit, Giorgio Bianchi per Italia Sovrana e Popolare, Luca Tomberli per Vita. Al Senato, invece, fuori i due principali protagonisti della scorsa tornata elettorale uninominale lucchese: Massimo Mallegni è nel listino proporzionale del Senato, Andrea Marcucci prova a cercare conferme nell’uninominale di Pisa, Livorno e Versilia. Nel nostro collegio, che comprende invece Massa, gran parte della provincia di Lucca, Pistoia, Prato e alcuni comuni del Fiorentino, si contenderanno l’unico posto disponibile: Manuela Bellandi (5 Stelle), Barbara Masini (AzioneItalia Viva), Anna Graziani (centrosinistra), Rigoletta Vincenti (Unione Popolare), Marco Santero (Vita), Debora Bianchini (PCI), Monica Castro Pivetta (Italexit), Patrizio Giacomo La Pietra (centrodestra) e Dina Cianelli (Italia Sovrana e Popolare).
Da questo turno elettorale in molti si attendono una conferma o una rettifica al quadro emerso alle scorse comunali dove vinse il centrodestra. Ma, come dicevamo, c’è una gara nella gara anche tra i partiti delle singole coalizioni che non è escluso abbia qualche ripercussione anche in sede locale. Il quadro politico, rispetto alle scorse politiche del 2018, è poi sicuramente cambiato, anche per la presenza di nuove formazioni e la scomparsa di altre, ma può valere la pena ricordare i risultati della Camera (ma al Senato furono simili) del 2018. Vinse il centrodestra che raccolse il 34,66 per cento dei consensi, il centrosinistra si fermò al 28,82 per cento, il 5 Stelle al 24,55 per cento. Decisamente più indietro tutti gli altri con solo due forze che superarono a Lucca lo sbarramento del 3 per cento necessario su base nazionale per entrare in Parlamento: Liberi e Uguali (4,72 per cento) e CasaPound (3,90 per cento). E stavolta come andrà?
Fabrizio Vincenti