Il Comune si da’ un regolamento per la gestione dei profili istituzionali sui social. Oggi come oggi la vita e la politica si ‘giocano’ in gran parte sui social: giusto o sbagliato, le foto, le azioni, le inaugurazioni di opere, le delibere, vengono date in pasto alla comunità in diretta, per mostrare il lavoro svolto o da svolgere in maniera veloce e facile e soprattutto visibile. Spesso anche per rispondere a critiche ed accuse politiche.
Camaiore, grazie all’impegno della Segretaria Generale Maria Antonietta Jacobellis, nominata di recente in sostituzione di Michele Parenti, ha scelto di regolare questo sistema. Molti Comuni stanno adottando regolamenti in tal senso per impedire e arginare equivoci o diverbi anche di politica spicciola se non denunce: nel prossimo consiglio comunale, che si terrà martedì prossimo, si voterà dunque il regolamento ad hoc. In primis ed in generale l’apertura di profili istituzionali deve avere tre obiettivi: informare su proprie iniziative ed attività istituzionali, segnalare eventi, manifestazioni ed iniziative e diffondere notizie di pubblica utilità. Ovviamente il linguaggio dovrà essere chiaro ed accessibile e non utilizzare termini ambigui o peggio.
Ogni utente, come accade in generale, sia esso il sindaco o altri, sarà responsabile di ciò che pubblica e dei contenuti che esprime: a Camaiore solo il Comune e il sindaco hanno per adesso un ‘dominio’ sui social su cui vengono resi noti eventi istituzionali, progetti e via dicendo. E’ naturale, all’inverso, che non si può fare propaganda politica o lanciarsi in apologie o attacchi personali verso gli organi istituzionali e viceversa: specie in campagna elettorale questo rischia di verificarsi con maggior frequenza.
Isabella Piaceri