Il bilancio consolidato in calo di 8 milioni di euro

Lite in consiglio comunale. La minoranza: "Senza autovelox i conti crollano". L’amministrazione difende la solidità delle partecipate: "Il Pd non sa leggere"

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di Daniele Masseglia

A seconda dello scranno, la prospettiva cambia. Vedi la discussione sugli 8 milioni di euro in meno registrati dal bilancio consolidato 2021 del Comune (cioè l’esercizio dell’ente più i bilanci delle partecipate) rispetto all’anno precedente. La minoranza sostiene che il segno ’meno’ certifica la fragilità di conti che si tengono in piedi su finanziamenti e proventi dalle multe. Ma la maggioranza non ci sta e difende la tenuta delle partecipate, invitando gli avversari a leggere meglio le carte. Scambi incrociati di vedute e frecciatine andati in scena mercoledì sera in consiglio comunale. A scoccarle sono stati i consiglieri Pd Nicola Conti e Irene Tarabella e quello di “Insieme per Pietrasanta“ Lorenzo Borzonasca. "Siamo rimasti basiti – scrivono – di fronte all’imbarazzo del vice sindaco e assessore al bilancio Stefano Filiè, che ha dimostrato di non conoscere i numeri del bilancio consolidato. Documento che abbiamo respinto in quanto i numeri non sono chiari: il risultato di gestione è peggiorato di ben 8 milioni, a dimostrazione che ci si basa per lo più su multe e fondi per gestione Covid. Infatti, una volta venute meno quelle voci, il bilancio è sceso inesorabilmente. Non solo, anche quest’anno risulta irrilevante il Centro arti visive, la cui attività inconsistente è sotto gli occhi di tutti: per molti risulta chiusa a doppia mandata".

Bordate che Filiè respinge con forza, definendosi al contrario "fiero del lavoro fatto in poco più di quattro anni e nonostante l’emergenza Covid, sia risanando i conti sia, con le maggiori aziende in house, arrivando anche a produrre utili". "Il rammarico – prosegue – è vedere la sala consiliare trasformata in un’aula studio per chi non ha fatto i compiti a casa o non ha dimestichezza con la materia finanziaria, pretendendo di ergersi a paladino di una presunta trasparenza violata". Dopo aver specificato che a incidere sul segno ’meno’ è stata una serie di trasferimenti statali, Filiè ricorda agli avversari che gli schemi di compilazione del bilancio consolidato sono quelli codificati del Tuel: "Esistono sedi come le commissioni di settore o gli uffici comunali per colmare lacune, risolvere dubbi e, magari, preparare interventi che abbiano almeno una minima consistenza tecnica o politica da proporre, con serietà e umiltà, in aula. Colgo l’occasione – conclude – per ringraziare gli uffici, a partire dalla dirigente Monica Torti, per la tempestività nella produzione dei documenti e il collegio dei revisori dei conti per la redazione del verbale".