I cittadini accusano la Regione "Sulla discarica non c’è chiarezza"

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"Su Cava Fornace abbiamo assistito a un teatrino grottesco: scopriamo ora che la politica non ha il potere di chiuderla per sempre". E’ molto severa la nota inviata dal “Comitato dei cittadini per la chiusura di Cava Fornace“ dopo il video-incontro con l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni promosso dal capogruppo Pd Nicola Conti. Accuse che vengono indirizzate proprio alla Regione. "Le autorizzazioni in mano al gestore sono in scadenza il 18 settembre per il lotto di coltivazione su Montignoso – scrivono – mentre sono già scadute a luglio quelle relative alla parte di competenza di Pietrasanta. L’assessora Monni ha detto che la politica regionale non ha il potere di chiudere la discarica: dopo che cinque consigli comunali hanno votato per chiuderla, più due votazioni in consiglio regionale per la chiusura e l’impegno del presidente Giani in campagna elettorale, ora viene fuori che la politica, quella che promette quando deve prendere voti, non può invece decidere. La politica ha finora speso parole che non avrebbero potuto impegnare I tecnici della Regione nel valutare il futuro del sito".

Quanto all’attivazione del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), necessario per autorizzare o meno i conferimenti oltre quota 43 metri, il comitato chiede che venga avviata una nuova inchiesta pubblica, con la partecipazione di comitati e associazione ambientaliste: "L’assessore Monni si è detta favorevole, speriamo non ci siano ripensamenti successivi. Vorremmo inoltre che i comuni del comprensorio rimarcassero la loro contrarietà alla discarica, con il rilascio di un parere contrario a nuovi conferimenti".