Gli hacker buoni, la nazionale è pronta alla sfida europea

Alla ricerca di nuovi talenti: in programma anche una squadra toscana di difesa informatica

Il gruppo di hacker buoni

Il gruppo di hacker buoni

Lucca, 20 settembre 2019 - Siamo nelle loro mani. A vederli così, giovanissimi e completamente immersi in quella galassia informatica di cui riusciamo solo a intuire i confini, la tentazione di liquidarli come “Nerd” c’è, ammettiamolo. Eppure la cosiddetta “cyber security” di domani dipenderà proprio da queste menti geniali e dalla loro capacità di difenderci da attacchi informatici sempre più sofisticati.

Questa settimana la Scuola IMT Alti Studi, diventata ormai la Coverciano della sicurezza informatica, ospita infatti i cosiddetti ‘hacker buoni’, in ritiro nel campus di San Francesco in vista della European Cyber Security Challenge (ECSC). Come negli ultimi due anni, la Nazionale di Cyberdefender si è riunita a Lucca, per rafforzare le proprie competenze e strategie su crittografia, sicurezza web, analisi forense di computer e dispositivi mobili, sicurezza dell’hardware. Sponsor per la componentistica hardware Blu5 Labs, presente con il manager Antonio Varriale. La sfida del campionato europeo, promossa dalla Commissione Europea e dall’Agenzia europea per la sicurezza delle reti dell’informazione (Enisa), vedrà contrapposte 20 squadre nazionali a Bucarest dal 9 all’11 ottobre.

A spiegare la portata di quello che è solo in apparenza un gioco sono stati Rocco De Nicola, professore ordinario Scuola IMT Alti Studi Lucca, vicedirettore del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del Cini: "In Toscana abbiamo realizzato il Centro di Competenza in Cybersecurity Toscano (C3T): eccellenza nazionale del settore, che mette insieme le migliori risorse delle università di Siena, Pisa e Firenze con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e la Scuola IMT Alti Studi di Lucca, per svolgere attività di ricerca e di trasferimento tecnologico, oltre che per rendere più sicure e protette le infrastrutture critiche del Paese. Scopriamo talenti e stiamo preparando anche una squadra toscana di difesa informatica". "Per la Nazionale di Cyberdefender i Campionati europei – ha spiegato Paolo Prinetto, direttore del Laboratorio nazionale di Cybersecurity del Cini – sono un’occasione di mettere alla prova le proprie capacità, scoprendo il lavoro di squadra e le speciali competenze di ciascun membro. Il ritiro della Nazionale è il momento più importante". "La cosa più difficile – ha sottolineato il coach Mario Polino – è stata scegliere fra tanti studenti in gamba. Si è partiti da oltre 3000 per arrivare a 360, poi a 40 e quindi a 10 talenti, tutti bravissimi". Altro che Nerd...