"Gli alleati non avevano in progetto di bombardare Lucca nel 1944"

Il colonnello Vittorio Lino Biondi ricostruisce i fatti avvenuti nell’estate di 78 anni fa quando la città fu liberata con l’arrivo delle truppe americane avvenuto il 5 settembre. La scelta di preservare le città d’arte

Migration

"Non c’era alcun progetto di bombardamento alleato di Lucca nel 1944": lo afferma il colonnello Vittorio Lino Biondi, una vita di servizio nella "Folgore" e al Comando delle Forze Speciali, 10 missioni operative, "medaglia d’oro Vittima del Terrorismo" e quattro decorazioni americane e brasiliane per la continua e interessante opera di ricostruzione sugli eventi militare nella nostra zona a cui abbiamo chiesto un parere in occasione dell’anniversario dell’arrivo degli americani a Lucca, il 5 settembre del 1944.

"Non c’era alcun progetto di bombardamento né cannoneggiamento alleato della città di Lucca. Questa ‘vulgata storica‘ non è oggettivamente suffragata da nessuna fonte militare, né un ordine di operazioni, un documento militare".

Non esiste un documento scritto che parla di questo?

"No. Esiste un semplice ‘modulo per messaggi‘, nel quale il colonnello Sherman, il comandante delle truppe americane scrive, il 5 settembre, che i 4 patrioti, ‘...hanno aiutato me e le mie truppe, passandomi informazioni, portando messaggi e attraversando le truppe tedesche. Il loro aiuto è stato incalcolabile‘. Non una parola riguardo il paventato il bombardamento".

Perché allora si pensava che Lucca sarebbe stata bombardata?

"La valutazione operativa che compie qualche giorno prima il Cln locale è sovradimensionata e prudenziale; mica hanno sbagliato, solo che nel caso di Lucca non era in atto questa attività. Lucca non era una città di valenza strategica, non era un ostacolo, bastava aggirarla, passarle al largo e proseguire. Che avrebbero potuto fare gli eventuali difensori tedeschi asserragliati nelle ‘ancient walls?‘ Lucca nel corso del 194445 riceve un solo bombardamento aereo, il 6 gennaio alla stazione ferroviaria zona Officine Lenzi-Mercato di Pulia. Gli aerei alleati, provenienti dalla Corsica, distruggono 17 edifici e causano 24 morti. Viareggio, di contro, riceve da parte degli Alleati 76 missioni di bombardamento pesante, che distruggono ben 1700 abitazioni nella zona del cavalcaferrovia, e ne danneggiano pesantemente altrettante, causando oltre 180 morti. Viareggio, a differenza di Lucca, è considerata strategica e poi non è una città d’arte".

Ovvero?

"Dopo la sciagurata e inutile distruzione della Abbazia di Montecassino, del 15 febbraio ’44, ad opera della forza strategia area alleata, il generale Eisenhower si rende conto del livello di distruzione storica dei nostri monumenti nazionali, i cosiddetti ‘beni culturali‘, e della importanza di preservarli; emette quindi ben due ordini interni molto precisi, ne quali, ‘proscrive’ qualsiasi distruzione di città e opere d’arte, se non strettamente necessaria allo sviluppo diretto delle operazioni militari terrestri".

E i famosi 20 cannoni predisposti a Guamo pronti a cannoneggiare Lucca allora...?

"A volte si fa un po’ di confusione sulle date... il 598° Reggimento art. che supportava l’avanzata del 370° Rgt, era in realtà in movimento da Bientina verso Lucca lungo la Sarzanese. Si era schierato diciamo prima di Colle di Compito e aveva la visuale impedita dalle colline per colpire Lucca. Non esiste alcun documento militare, un ordine di operazioni, nessuna cartina, né una foto che indica al 5 settembre la posizione delle artiglierie a Guamo. Vi è una foto che posiziona questa artiglieria oltre l’Arno datata 29 agosto. L’artiglieria sta sempre dietro le linee, ben dietro ha necessità di tempo e spazio per manovrare in caso di pericolo. Se la fanteria americana era posizionata a Vorno, come facevano a posizionare a Guamo ( che è davanti rispetto a loro) la artiglieria?".

E il fatto che Sherman avesse una carta che diceva che Lucca era fortificata?

"Una cartografia di inizi ‘900. Si figuri se le informazioni operative gli americani le traevano da una carta del genere con le foto aeree di cui disponevano".

L’incontro tra i partigiani lucchesi latori della lettera del Cln avviene al Ponte dei Frati? "Assolutamente no! Il Ponte dei Frati è il punto nel quale passano l’Ozzeri per andare a Vorno, dove si era insediato Sherman. Non guadarono l’Ozzeri: o i quattro partigiani passano sopra il Ponte dei Frati, e c’è un apposito cippo che li ricorda (4 sono i nomi scritti, non 5..) oppure ci passano sotto; ma non ha senso se c’è un ponte apposta! L’acqua è bassissima".

Fabrizio Vincenti