Giovani ma anche pensionati: crescono i nuovi poveri

L’iniziativa della Misericordia per aiutare i più fragili "Con le nostre ceste siamo vicini alle famiglie"

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Il nuovo indirizzo è via Cavour, numero 13. Un luogo perfettamente inserito nel quadro solidale del suo utilizzo: la stanza fa partedi una generosa donazione di Fiorella Casarin, signora che ha vissuto nel paese per un lungo periodo e ha deciso di lasciare segno del suo passaggio. Qui, ogni lunedì pomeriggio, chiunque si trovi in difficoltà economica può trovare supporto sotto forma di beni alimentari da portare a casa. Un progetto rodato da anni, uno dei tanti attivati dalla Misericordia di Gallicano con il Comune. Progetto caratterizzato da impegno costante in favore per i più bisognosi, conosciuto come programma ’Non Speco’ . Una fortuna, che questo servizio sia stato perseguito perché, purtroppo, durante la pandemia il numero degli interventi è cresciuto in modo esponenziale, tanto che si è reso necessario un potenziamento. "Quando abbiamo iniziato - racconta la responsabile Manuela Adami - ormai quasi 15 anni fa, eravamo dei pionieri nelle nostre zone e da noi arrivavano soprattutto stranieri in difficoltà. Si sono, poi, aggiunte quelle locali e, a oggi, la prevalenza è indigena. Sempre più famiglie hanno difficoltà nell’arrivare a fine mese, nel periodo di massima restrizione per la pandemia abbiamo quasi raddoppiato le spese in consegna. Non esiste più una tipologia di persone identificabile con caratteristiche sociali ben precise: ci sono anziani, giovani, pensionati e famiglie comuni in difficoltà, per la perdita del lavoro o problemi di salute. Per loro, una volta alla settimana, prepariamo la borsa della spesa con all’interno beni di prima necessità. Le borse contengono prodotti donati da cittadini e lasciati nelle ceste che si trovano nei supermercati Conad Superstore e Carrefour Express di Gallicano, oltre che nei nostri negozi di vicinato. Ci piace pensare che chi oggi ha necessità, domani sarà la prima persona a riempire quel cesto. Questo il senso di una comunità come la nostra".

Fiorella Corti