MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Gemellaggi nel Tau Dalla pandemia tutto tace: "Che fine hanno fatto?"

Che fine hanno fatto i gemellaggi del Comune di Altopascio? Da tempo non se ne parla. Prima la pandemia, che...

Bambini in piazza mentre sventolano la bandiera tricolore (foto Alcide)

Bambini in piazza mentre sventolano la bandiera tricolore (foto Alcide)

Che fine hanno fatto i gemellaggi del Comune di Altopascio? Da tempo non se ne parla. Prima la pandemia, che certamente ha ostacolato i contatti ravvicinati, ma anche dopo i legami con Saint Gilles du Garde, in Francia e con El Perellò, in Spagna, sembrano essersi eclissati. E’ vero che i gemellaggi hanno perso appeal in generale. Però nella cittadina del Tau non ci sono più state iniziative al riguardo. Con il borgo transalpino il legame fu sancito nel mese di marzo del Duemila, 25 anni fa. Il motivo? Semplice. Se la cittadina del Tau, come è noto, fu luogo di ospitalità, molti secoli dopo il Medioevo fu anche luogo da cui partire in cerca di ospitalità, ovvero dal quale emigrare verso posti dove poter migliorare la propria condizione sociale. A partire dalla metà dell’ 800 infatti e fino ai primi del ‘900, fu ingente lo spostamento di persone tra l’Italia e il sud della Francia, in particolare dalla frazione di Badia Pozzeveri. In quel periodo si è attestato in Provenza un grosso numero di emigrati, donne soprattutto, che andavano a lavorare come balie presso famiglie francesi più o meno facoltose. Tra l’altro a Saint Gilles, il pellegrinaggio affonda le proprie radici nell’antichità, potendo vantare bellezze artistiche e architettoniche ancora oggi visitabili, sono di sicuro due degli elementi che uniscono i due comuni. Porta della Camargue del Gard, importante luogo di pellegrinaggio sul cammino di Santiago di Compostela. Altro legame con Altopascio. Il tracciato verso uno dei vertici del cosiddetto triangolo della cristianità. In altre realtà, come Montecarlo, ad esempio, esiste un vero comitato comunale ad hoc e alla festa del vino di settembre i borghi gemellati con il paesino collinare si ritroveranno. Per ritornare ad Altopascio, ancora più flebili le tracce del legame con l’iberico El Perellò.

Massimo Stefanini