Furti di bici nei negozi di notte, ormai è una piaga: ennesimo colpo

Accade a Lucca: negozio svaligiato, bottino da 50mila euro

La ‘Bike Academy’ di Guamo (Lucca) presa di mira dai ladri

La ‘Bike Academy’ di Guamo (Lucca) presa di mira dai ladri

Lucca, 15 marzo 2018 - «Una volta i malviventi rapinavano una banca per arraffare malloppi consistenti, ma oggi, con le sofisticate tecnologie delle aziende di credito, dovrebbero mettere a repentaglio la vita per 10-15 mila euro; allora attaccano i negozi delle bici di lusso, dove in pochi minuti si può razziare merce per 100 mila euro senza rischi, basta un sopralluogo il giorno prima fingendosi interessati all’acquisto».  E’ l’amara opinione di un imprenditore lucchese del settore delle due ruote, vittima di tre colpi che complessivamente nei mesi scorsi fruttarono ai ladri alcune decine di migliaia di euro. La Toscana è diventata mèta di questo tipo di furti, probabilmente su commissione, con un’escalation di razzie, come quella della settimana scorsa a Prato, di cui parliamo sotto. Possibile che ad agire sia la stessa banda.    L’ultimo raid in ordine cronologico è stato messo a segno alle porte di Lucca, a Guamo. Ignoti, nella notte tra martedì e mercoledì, si sono introdotti all’interno dell’esercizio commerciale «Bike Academy», di Marco e Simone Isola, spaccando la vetrata principale. Nell’ottobre del 2017 la stessa attività era finita nel mirino dei malviventi che in quella circostanza utilizzarono addirittura una vettura come ariete per sfondare tutto e razziare bici per quasi 100mila euro.    Stavolta l’effrazione si è rivelata più soft: in quattro minuti la banda è riuscita a trafugare una decina di biciclette molto costose, di ultima generazione, all’avanguardia sotto il profilo dell’innovazione tecnologica, con telai in alluminio e titanio, freni a disco. Tra l’altro sapevano che erano arrivate il giorno prima, nuove di zecca: tra queste alcune di marca Cannondale, azienda top della categoria che rifornisce diversi team professionistici.

Valore complessivo circa 50mila euro. La spaccata ha attivato il sistema di allarme, con tanto di impianto fumogeno, ma i ladri sono riusciti a far passare le bici dal foro da cui erano entrati, facendo perdere le proprie tracce in pochi attimi. Nel punto vendita non ci sono telecamere per la videosorveglianza e questo non facilita le indagini dei carabinieri.

L’azienda, tra l’altro, aveva dovuto installare all’esterno dei «panettoni», ostacoli per impedire, come nel raid precedente, l’utilizzo di veicoli lanciati contro la vetrata. In Toscana questi furti si sono moltiplicati negli ultimi tempi. Gli articoli di pregio che vengono rubati, si smerciano poi facilmente su internet, dove brulica un mercato nero parallelo che smuove cifre enormi e che conduce spesso verso l’Est Europa. Una bicicletta del valore di 8mila euro, ad esempio, può essere rivenduta anche a 800. Un decimo, insomma. Chi organizza questo business, punta sulla quantità di pezzi rivenduti a cifre stracciate, per invogliare gli appassionati.