"Meno di due mesi fa il Pd di Lucca aveva chiesto i voti per confermarsi alla guida del Comune. Per non farlo finire nelle mani dei soliti cattivoni di destra, ovviamente, ma anche perché - dicevano - solo grazie alla loro illuminata e progressista conduzione i lucchesi sarebbero stati protagonisti, centrali, considerati".
Si apre così l’intervento, fra l’ironico e il polemico, del consigliere regionale di Fratelli di Italia, Vittorio Fantozzi, sulle scelte della direzione nazionale Pd per le candidature.
"Si trattava – prosegue Fantozzi – di una classe dirigente che per anni ha dispensato patenti di legittimità e si è profusa in autocelebrazioni per la qualità delle proprie performance amministrative. Tutta questa considerazione, due mesi e una sconfitta amministrativa dopo, la si nota nella compilazione delle liste per le elezioni politiche. Ho la vista buona eppure ho letto e riletto la compagine del Pd in Toscana per Camera e Senato. Di dirigenti lucchesi nemmeno l’ombra".
"Tranne – prosegue Fantozzi – il solito, ineffabile, Andrea Marcucci, candidato nei collegi uninominali... di Pisa e Livorno, dove evidentemente ci sono per la sinistra (forse) alcune chance in più. Ok la solidarietà costiera ma non è proprio la stessa cosa!
Quindi questa classe dirigente così convinta delle proprie capacità è stata bellamente ignorata al momento della compilazione delle liste; forse il Pd nazionale non ne riconosce la bravura".
"Tutto questo – aggiunge ancoa – per dire che il pieno di retorica non coprirà mai il vuoto di idee, di programmi, di attenzione per i territori ritenuti non contendibili. E che purtroppo dobbiamo constatare come per il Pd la Lucchesia e le sue problematiche sono ancora una volta un aspetto secondario e sacrificabile al Partito".
"Prendiamo – conclude il consigliere regionale di Fratelli di Italia – atto di ciò, in attesa della prossima lezioncina e andiamo avanti con la nostra campagna elettorale. Che entrerà nel merito dei problemi e dei bisogni dei cittadini, dopo anni di promesse non mantenute".