Torna d’attualità l’impianto di compostaggio di Tana Termini, località al confine tra il comune di San Marcello Pistoiese in provincia di Pistoia e il comune di Bagni di Lucca. A dare il là il Comune di San Marcello che ha promosso una riunione pubblica per giovedì sera 9 febbraio, ore 21, presso la sede del Municipio. All’incontro sono stati invitati a partecipare con un proprio rappresentante le associazioni, il comitato "La Valle del Lima" ed esercenti turistici del territorio del comune di San Marcello Piteglio e del comune confinante di Bagni di Lucca direttamente interessati al progetto dell’impianto di Tana Termini. Di conseguenza l’incontro che torna a riproporre all’ordine del giorno la questione spinosa dell’impianto di compostaggio, con il problema legato al traffico di mezzi pesanti e, soprattutto, al danno ambientale del fiume e agli odori sgradevoli che propaga la lavorazione dei rifiuti, che investe anche le zone confinanti del territorio del comune di Bagni di Lucca, dove insistono numerose attività turistiche e agroturistiche e anche le attività fluviali legate al rafting sul Lima. "Alla luce della nota della Regione Toscana - si legge nell’invito dell’assessore Buonomini - avente a oggetto “Progetto per la trasformazione dell’impianto di compostaggio esistente in un impianto a digestore anaerobico per il trattamento della FORSU (Proponente Pistoia Compost srl)“, il Comune di San Marcello Piteglio, oltre a emettere i pareri tecnici richiesti, può formulare verso il procedimento regionale un parere generale sugli aspetti relativi alla compatibilità ambientale del progetto in esame". "E’ intenzione della giunta comunale - spiega sempre Buonomini - formulare una nota esplicativa in tal senso da inviare alla Regione Toscana, con il preciso scopo di sollevare nel procedimento tutte le problematiche potenzialmente ricadenti sul territorio, le perplessità e i timori che derivano anche dall’esperienza vissuta con il vecchio impianto di compostaggio - conclude l’assessore - , ovvero tutti gli elementi di sensibilità non direttamente riconducibili agli atti tecnici o che non possano emergere da tali atti". Marco Nicoli