"Ho girato per caso il video in classe: Ale respirava molto male da giorni" / VIDEO

Bimbo morto soffocato. In aula la testimonianza della maestra

Il piccolo Alessandro Favilla con i genitori

Il piccolo Alessandro Favilla con i genitori

Lucca, 10 febbraio 2017 - A scuola Alessandro respirava male. Quando è rientrato dopo l’intervento chirurgico aveva difficoltà respiratorie sempre maggiori. L’ho documentato casualmente anche nel video che ho girato (con una macchina fotografica digitale, ndr) il 19 ottobre 2012 in classe, per esigenze didattiche. Ho filmato anche gli altri alunni. Non erano difficoltà eccezionali, legate a quell’occasione, le avevo riscontrate anche nei giorni precedenti. Quello fu l’ultimo giorno in cui venne a scuola. Poi la mamma mi telefonò per dire che Ale stava male e preferivano tenerlo a casa...».   E’ la testimonianza di Antonella Colombini, la maestra della scuola elementare di San Lorenzo a Vaccoli al processo in corso a Lucca per la tragica fine di Alessandro Favilla, il bimbo di dieci anni morto soffocato davanti ai genitori il 25 ottobre 2012, nell’abitazione di via Orzali. A giudizio per concorso in omicidio colposo aggravato da colpa medica, davanti al giudice Stefano Billet, ci sono una pediatra dell’ospedale di Lucca, Elisabetta Spadoni, più il pediatra di guardia medica Graziano Vierucci e il pediatra di famiglia Giuseppe Fontana, finora mai comparsi in aula. La maestra di Alessandro sei giorni prima della tragedia girò quel video choc che ora è agli atti del processo, dove si vede e si sente chiaramente il bambino ansimare con un respiro affannoso e rumoroso, un fischio che lascia oggi sgomenti.   Anche altre quattro testimoni ascoltate ieri mattina in aula, tutte amiche dei genitori Alessia e Emanuele Favilla, che avevano avuto contatti ripetuti col bambino nelle ultime due settimane, hanno fatto dichiarazioni analoghe. «Alessandro respirava male, aveva un respiro forzato, diceva di essere stanco, emetteva un sibilo. Il suo era un respiro rumoroso e dava l’idea di sofferenza e debolezza».    Il giudice ha fissato altre quattro udienze. La prossima il 23 febbraio, durante la quale verranno ascoltati i periti e sarà probabilmente anche visionato il video girato a scuola dalla maestra. Il processo proseguirà poi il 16 e 30 marzo, infine il 6 aprile, quando potrebbe arrivare la sentenza.