Ex poliziotto alla sbarra "Il processo? A Lucca"

Gianluca Pantaleoni, a lungo in servizio alla Polstrada, chiede di spostare qui il dibattimento per truffa e corruzione

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Prima udienza ieri al tribunale di Pistoia, per il processo che vede imputato Gianluca Pantaleoni, ex ispettore della polizia di Stato, a lungo in servizio alla Polstrada di Lucca. Era stato arrestato un anno fa in seguito alle indagini svolte dalla squadra mobile di Pistoia e dalla polizia stradale di Firenze. Pantaleoni è accusato di corruzione per asservimento della funzione, truffa aggravata, circonvenzione di incapace, traffico di influenze illecite, riciclaggio e autoriciclaggio.

Il suo difensore è l’avvocato Giovanni Cantelli, del Foro di Napoli Nord. Pantaleoni, che ha guidato anche la sottosezione della Polstrada di Viareggio, è stato segretario nazionale dei sindacati Consap e Uil-polizia. L’ispettore, dopo un periodo di carcerazione a Pistoia e Sollicciano, è ormai da mesi agli arresti domiciliari, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.

Il pm Giuseppe Grieco ha chiesto e ottenuto un rinvio dell’udienza a martedì 24 novembre, per la riformulazione di uno dei capi di accusa che riguardano il poliziotto. La difesa spera nel passaggio del reato di corruzione a quello di promesse illecite, decisamente meno pesante. Il ministero degli Interni, attraverso l’Avvocatura dello Stato, ha scelto di costituirsi parte civile. Anche una ragazza ipovedente, a cui Pantaleoni, secondo le accuse degli inquirenti, avrebbe sottratto fino a 180mila euro sostenendo di amarla, si è costituita parte civile.

Nel corso degli interrogatori a cui è stato sottoposto in questi mesi, Pantaleoni avrebbe detto di aver sviluppato una grave forma di ludopatia, in seguito alla separazione dalla moglie. La sua situazione lo avrebbe portato a cercare di raccogliere più soldi possibili: gli inquirenti hanno appurato che dalle sue mani sarebbero passati 900mila euro nel giro di appena tre anni. Pantaleoni, secondo le accuse, sarebbe addirittura arrivato a svelare informazioni sulle auto civetta in dotazione alla questura di Pistoia, pur di aver denaro, anche in prestito. L’avvocato Cantelli ha chiesto al collegio giudicante, presieduto da Alessandro Buzzegoli, con giudici a latere Alessandro Azzaroli e Paolo Fontana, di spostare il dibattimento a Lucca, come vorrebbe il suo assistito.

Daniele Bernardini