Ballano dieci milioni di euro. E per il bilancio comunale non sarebbero certo uno scherzo. Il contenzioso che vede contrapposto da anni il Comune di Lucca alla curatela fallimentare di Aspera Spa, l’azienda genovese che nel 2017 si aggiudicò (dopo un precedente fallimento) i lavori per il rifacimento della parte Piuss della Manifattura e che è poi fallita due anni dopo, entrerà tra poco nel vivo. Al Tribunale delle Imprese di Firenze, competente su questo appalto di rilevanza pubblica, dovrebbe essere giunto alle fasi finali l’accertamento tecnico probatorio concordato dal giudice con le due parti e teso a stabilire se e quanti lavori sono stati effettuati durante il periodo in cui il cantiere è stato aperto e, soprattutto, se sono fondate le richieste dell’azienda fallita, ma ritenute fondate anche dalla curatela nominata dal Tribunale di Genova, in merito alle riserve accantonate e iscritte a bilancio. Riserve che sono nell’ordine appunto dei 10 milioni di euro, e iscritte per garantire la copertura di una lunga serie di modifiche chieste dal Comune di Lucca nel corso del tempo che avrebbero di fatto stravolto l’appalto iniziale, viziandolo e trasformandolo da appalto integrato a appalto su indicazione del Comune stesso. L’accertamento tecnico probatorio – che va subito detto è uno strumento giudiziale che rimane fuori per il momento da un eventuale processo, ma è semmai una prova destinata a essere fatta valere dalle parti in sede processuale – va avanti da anni tra una proroga e l’altra, anche a causa della pandemia. L’ultima concessa (di un anno) risale all’ottobre 2021 ed è dunque scaduta, ma il tecnico nominato dovrebbe essere ormai giunto quasi al termine delle verifiche su quanto riscontrato in cantiere e nei documenti a sua disposizione. Molto probabile che nel giro di qualche mese venga depositata la relazione. E a quel punto, a seconda del suo contenuto, si potrebbero aprire più scenari. Se quanto avanzato dall’Aspera e poi dai curatori fallimentari non fosse riconosciuto legittimo, una volta verificati gli stati di avanzamento e come detto le tante modifiche occorse al progetto iniziale, a Palazzo Orsetti, che sulla vicenda ha per anni fatto scendere una cortina fumogena, si potrebbe tirare un sospiro di sollievo. Altrimenti, ci sarà da mettersi a un tavolo con la curatela oppure affrontare un vero e proprio processo. Per ora, dopo che il contratto con Aspera è stato risolto con contestazioni incrociate, l’amministrazione comunale è stata alla finestra, come conferma l’avvocato della curatela Guido Galliano. "Le cifre in discussione – spiega – sono di questo ordine di grandezze, ovviamente sarà il consulente del tribunale a fare le sue valutazioni, diciamo che quello è l’importo iscritto a riserva. Dovessero essere riconosciute almeno in parte quelle cifre, ovviamente ci metteremo a un tavolo o nel caso di indisponibilità della controparte ci rivolgeremo a un giudice. Il Comune di Lucca? Non ha mai fatto una proposta transattiva, anzi ha ha avuto un atteggiamento molto aggressivo". Il cantiere, nel frattempo, è ormai fermo da anni. Fabrizio Vincenti