di Daniele Masseglia Passo in avanti verso il recupero dell’ex Camp di via Marconi, pezzo di storia della città da troppo tempo sgranocchiato dal tempo e dall’usura e sempre più preda di umidità e abbandono. Ad imprimere un’accelerata alla rinascita dell’edificio è l’approvazione, da parte della giunta, del progetto di fattibilità tecnico-economica dell’ambizioso e costoso intervento di rigenerazione urbana. Con le spalle però quasi interamente coperte, visto che dei 5 milioni di euro previsti dal progetto circa 4,8 saranno finanziati con fondi del Pnrr, notizia che l’amministrazione comunale aveva già annunciato lo scorso gennaio e a cui a febbraio ha fatto seguito, in consiglio comunale, il necessario inserimento della somma in un’apposita variazione di bilancio. I fondi per l’ex Camp erano arrivati dalla linea di finanziamento del ministero dell’interno. Un’autentica boccata d’ossigeno che consentirà di raggiungere l’obiettivo di riqualificare tutta l’area realizzando uno spazio polifunzionale e di inclusione rivolto a giovani artisti e creativi, con potenziali risvolti per il territorio in termini di sviluppo economico. Il restyling punterà infatti a mettere in risalto diversi settori delle arti figurative e visive, con la previsione di allestire anche delle residenze fisse in cui poter esporre le opere. Se il presente ha come impietosa istantanea quella della maxi-voragine sul tetto, ben visibile dal municipio e dallo stadio, il futuro è invece ancora tutto da scrivere a livello di calendario. L’ottimismo dell’amministrazione comunale porta a indicare il 2023 come periodo in cui potrebbe partire il cantiere, a prescindere dall’effetto-domino di ciò che nascerà in quella zona. Il disegno è noto da tempo: un parcheggio sotterraneo e un parco pubblico al posto dello stadio comunale, intervento che potrà partire solo quando verrà realizzato il nuovo impianto su via Unità d’Italia da parte della Coop, proprietaria dei terreni da cedere poi al Comune. "Quello dell’ex Camp è un ...
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