Ematologia al top al Centro di sanità solidale

Il professor Alessandro Gringeri si mette a disposizione e attiva questa nuova branca dando l’opportunità di visite ed esami low cost

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LUCCA

Il Centro di Sanità Solidale in via dei Pubblici Macelli, 101 continua a crescere e ora aggiunge, tra le 29 specializzazioni attive, anche l’ematologia, grazie all’arrivo nella struttura del professor Alessandro Gringeri, notissimo medico ematologo.

Professor Gringeri perché ha deciso di prestare la sua opera al centro solidale?

“Il Centro di Sanità Solidale è un’esperienza unica in Italia e all’estero. Infatti, offre l’opportunità di visite specialistiche altamente qualificate in tempi brevissimi e con costi molto contenuti. Supporta così anche il Servizio sanitario nazionale e la Medicina Territoriale a rispondere alla richiesta di diagnosi e cura del territorio. Certo, le visite sono a pagamento, ma per chi non può permettersi una spesa ancorché ragionevole la prestazione specialistica è totalmente gratuita“.

Malattie del sangue, quali le più diffuse quali le più subdole e pericolose?

“Parlando delle più frequenti direi l’anemia e la tendenza alla trombosi, le più subdole le malattie emorragiche, le più pericolose le patologie dei globuli bianchi e delle piastrine“.

Diagnosi precoce, quando e come?

“Un check-up annuale con l’analisi del sangue è sempre utile, ma non consiglierei di fare esami “a pioggia”, piuttosto esami mirati a seconda dell’età del paziente, delle malattie dei famigliari, dei fattori di rischio. C’è infatti altrimenti il rischio di fare esami inutili e di non fare quelli importanti“.

Qual è la sintomatologia che ci deve mettere in allarme in tema di malattie del sangue?

“È sempre bene riferire al medico curante, cioè il medico di medicina generale, la comparsa di segni o sintomi prima assenti. Il medico sul territorio saprà discernere se siano disturbi passeggeri o se sia necessaria una visita specialistica. Infatti molti sintomi iniziali sono subdoli e non facilmente interpretabili“.

Quali sono stati i progressi più significativi nel suo ambito nell’ultimo periodo?

“I progressi nel campo delle malattie del sangue sono incredibili, malattie prima mortali possono addirittura guarire, altre che non comportavano un esito fatale ma una vita di sofferenze ora, se ben trattate, consentono una qualità di vita eccellente“.

Leucemia, si può guarire?

“Dipende dalla malattia e da tanti fattori, ma oggi sono tutte battaglie che possono e devono essere combattute, perché solo così si può sperare in una vittoria, la guarigione, o, almeno, mi perdoni il paragone sportivo, un pareggio, cioè la stabilizzazione della patologia e quindi dello stato di salute“.

Nell’arco della sua professione quali sono stati gli incontri più significativi?

“Può suonare una piaggeria o una captatio benevolentiae, ma due sono gli incontri per me più significativi professionalmente: i miei primi pazienti affetti da emofilia, una patologia che impedisce una tempestiva coagulazione del sangue e che mi hanno insegnato costanza e irriducibilità, cioè mai arrendersi. L’altro incontro è stato con tre grandi maestri, il Prof. Pier Mannuccio Mannucci di Milano (il Maestro che mi ha insegnato il “mestiere”), il Dr. Robert Gallo di Baltimora e il Prof. Daniel Zagury di Parigi“.

Che cosa il Centro di Sanità Solidale può offrire in più nel campo delle malattie del sangue?

"Le malattie del sangue possono avere cause diverse e persino più di una causa, con la necessità talvolta di indagini e terapie che coinvolgono più discipline della medicina. Un esempio: un’anemia potrebbe essere causata da una carenza di ferro (da accertare), ma non basta dare ferro: diventa importante capire il perché di questa carenza. Se la causa fosse la presenza di un problema allo stomaco o all’intestino, il paziente potrebbe essere preso in carico dall’internista per la risoluzione del problema in collaborazione con l’ematologo. Inoltre, il paziente viene monitorato durante tutto il percorso diagnostico e terapeutico e non semplicemente rimandato al medico curante con una diagnosi e eventualmente un consiglio terapeutico".

Laura Sartini